Pionati: no alla seconda discarica
Si apre oggi l'ennesima settimana delicata sul versante rifiuti. Due le questioni spinose: la necessità di trovare una soluzione per lo smaltimento della frazione organica prodotta dal Cosmari Av1 e, soprattutto, la definizione dei passi da compiere per fronteggiare l'ipotesi di apertura, alla località "Pero Spaccone" di Andretta, di una seconda discarica. Il consorzio avellinese non riesce a superare le difficoltà che, ormai da due settimane, hanno paralizzato la raccolta dell'umido in tutti i comuni del bacino. Ora si rischia lo stop anche nel capoluogo. L'Arpac, infatti, ha bloccato i conferimenti presso l'impianto della Irm di Manocalzati, ormai saturo, finché non verrà trasferita altrove almeno una parte delle circa mille e 500 tonnellate di umido stoccate. In settimana, inoltre, l'Arpac ha annunciato ulteriori controlli sull'organico stoccato nel capannone di Manocalzati. Oggi si tenterà di chiudere un accordo con un impianto di compostaggio della Calabria. Il secondo viaggio di prova, dopo l'ok ricevuto dal primo carico, dovrebbe consentire l'avvio dei rapporti con la struttura e la ripresa, dai prossimi giorni, della raccolta dell'umido in almeno parte del bacino. Nel frattempo, da quest'oggi sarà attivo il sito di trasferenza di Monteforte. Niente più trasferte a Flumeri per i comuni del consorzio Av1. L'immondizia raccolta nel bacino avellinese transiterà per l'area di località «Rialturi», dove sarà caricata su bilici di maggiore capienza per il trasferimento a Pustarza. L'Arpac ha completato le indagini sul camion bloccato in discarica perché risultato positivo ai controlli sulla radioattività. Il carico era completamente «pulito». Tracce di radioattività, seppur minime e non tali da creare problemi, sono state riscontrate sulle sponde del mezzo. Sul fronte Formicoso, infine, in attesa del rientro del sindaco di Andretta Caruso e della pubblica assemblea che si terrà nel pomeriggio di domani per definire le strategie da opporre alla scelta di avviare da subito i carotaggi sul sito, interviene sulla vicenda anche il portavoce nazionale dell'Udc, Pionati. «La vicenda Formicoso - dichiara - dimostra che le iniziative estemporanee ed inutili assunte a titolo individuale hanno le gambe corte e diventano controproducenti. Il problema politico che si pone oggi è quello della difficoltà dei parlamentari irpini di maggioranza di incidere sulle scelte del governo e tutelare le nostre zone. Aprire una seconda discarica in Irpinia è inaccettabile perché viola tutti i principi di equità, gli impegni di provincializzazione e compromette ogni ipotesi di sviluppo economico basato sulle risorse del territorio».