La Procura decide su Pansa e Catenacci

In un dossier la difesa del prefetto di Napoli
Commissione ambiente della Camera da Ganapini
27 luglio 2008 - Leandro Del Gaudio
Fonte: Il Mattino

La Procura di Napoli sta per depositare al gip le sue conclusioni nell’inchiesta sul commissariato per l’emergenza rifiuti in Campania. Lunedì mattina - salvo colpi di scena dettati da richieste di interrogatorio presentate in extremis - i pm potrebbero esercitare l’azione penale a carico del gruppo di indagati tra commissari, esponenti della protezione civile, amministratori pubblici e manager del gruppo Impregilo. Un’inchiesta che venti giorni fa culminò con l’emissione di avvisi di conclusione delle indagini a carico, tra gli altri, del prefetto di Napoli Alessandro Pansa, dell’ex commissario Corrado Catenacci, ma anche degli ex subcommissari Marta Di Gennaro e Michele Greco. Trentaquattro indagati, tre dei quali ancora agli arresti domiciliari per i quali c’è il rischio di decorrenza dei termini cautelari. Quanto basta a spingere gli inquirenti napoletani - i pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo, coordinati dall’aggiunto Aldo De Chiara - a valutare la possibilità di esercitare l’azione penale. In queste ore la Procura sta infatti vagliando le singole posizioni, anche alla luce di interrogatori e dossier difensivi presentati dopo aver ricevuto l’avviso di chiusa inchiesta dai singoli indagati. Difeso dal penalista Filippo Dinacci, Alessandro Pansa non ha esercitato il diritto a farsi interrogare dagli inquirenti, ma ha presentato comunque una memoria difensiva sulle accuse che gli vengono mosse. Truffa, falso, gestione illecita di rifiuti, i reati contestati al primo inquilino di Palazzo di Governo, che non avrebbe impedito - stando ai pm - le disfunzioni nel ciclo di raccolta rifiuti. Domani a Napoli la commissione ambiente della Camera incontrerà rappresentanti Anci, l’assessore regionale Ganapini. Ad Acerra l’incontro con il sottosegretario Bertolaso.

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