Guarino: bisognerebbe fustigare il sindaco e il governatore
«Si tratta di una delle solite uscite di Berlusconi che crede di poter scherzare sempre in maniera grossolana perché non si rende conto di parlare con cittadini estenuati dalla vicenda monnezza: il premier dovrebbe capire che non ne possiamo più»: Antonio Guarino giurista, magistrato, avvocato e professore di diritto romano italiano, commenta sul filo dell’ironia le affermazioni del premier sulla necessità di punire chi sporca «con le scudisciate, come a Singapore».
Punizioni corporali, che ne pensa?
«Ad essere scudisciati innanzitutto dovrebbero essere il nostro governatore e il nostro sindaco con i loro assessori e collaboratori».
Perché?
«Faccio un esempio. In questi giorni sono a Scanno in Abruzzo tutto è pulito e si fa la raccolta differenziata, che tutti ritengono indispensabile. A Napoli ho capito di che cosa si trattasse perché mi sono dato da fare, mi sono informato. Ma il Comune non ha mandato né un manifestino né altro. C’è ormai una distanza tra il popolo e chi governa che diventa un abisso».
Sarebbe opportuna una sanzione penale?
«Sanzionare i reati minori è giusto, ma punire è una cosa complicatissima, va istruita la pratica e poi ci sono tempi lunghi. È necessaria una sanzione amministrativa che si applichi subito».
Basta punire?
«Occorrerebbe una maggiore disciplina imposta ma anche condivisa. C’è chi lascia materassi e altro per la strada. Eppure per gli ingombranti c’è un servizio. Ma dobbiamo ammetterlo: abbiamo brutte abitudini. C’è gente che di notte esce con il bidè sulle spalle e la va a buttare all’angolo della strada».
E allora che fare?
«È un circolo vizioso, non c’è sorveglianza, non ci sono vigili urbani che dirigono la circolazione e la gente non rispetta le regole. Non credo che il sistema organizzato da Berlusconi con l’arrivo dei cosiddetti volontari possa funzionare. Per educare conta l’esempio e la sanzione che, però, non può essere quello delle frustate. Bastano le multe inviate nei termini in maniera da non farle scadere. Traducendo in termini non ragionevoli le cose non ragionevoli dette da Berlusconi è necessario fare più multe e farle pagare»