«Non ci piegheranno con le compensazioni»

26 luglio 2008 - li.sa.
Fonte: Il Mattino Avellino

«Una discarica sul Formicoso rappresenterebbe la morte per questi territori e una grave offesa alla provincia di Avellino». La comunicazione di Giannini in merito all'avvio dei carotaggi a Pero Spaccone è stata come una mazzata arrivata tra capo e collo. La notizia dell'accelerazione su Andretta sorprende i sindaci del Formicoso solo per un attimo. Ribattono a muso duro contro «chi continua a mortificare questi territori» e annunciano battaglia. Non si arrendono. «Porteremo avanti - dicono - la nostra opposizione, con tutti i mezzi ed in tutte le sedi». L'anima della «rivolta» è ancora una volta il sindaco di Bisaccia, Marcello Arminio, che in passato ha attuato anche lo sciopero della fame per la salvaguardia del Formicoso. «E' assurdo, oltreché inconcepibile - evidenzia - che un territorio piccolissimo possa avere tre discariche a servizio dell'intera regione. Uno sversatoio in queste zone, tra l'altro, ha lo stesso effetto devastante di una bomba atomica. Non permetteremo che si continui a mortificare l'Irpinia, vantando di essere riusciti a ripulire Napoli». Il riferimento, mica tanto velato, è al Presidente del Consiglio, aspramente criticato dagli amministratori locali. «Tutti - continua Arminio - devono sapere che dietro il lavoro di facciata attuato nel napoletano, Berlusconi ha condannato a morte l'Irpinia». «Troppo facile - aggiunge il sindaco di Lacedonia Mario Rizzi - ottenere risultati positivi in questa maniera. Si risolve l'emergenza danneggiando la provincia più piccola e virtuosa, capace di non essere mai neanche in affanno rispetto al problema rifiuti». I sindaci dell'alta Irpinia dipingono questa situazione quasi come «un paradosso». «Eppure - continua Rizzi - stiamo facendo di tutto per il rilancio delle aree interne, puntando sulla qualità della vita ed i servizi al cittadino. Possibile che dobbiamo pagare dazio solo perché siamo pochi?». Il sindaco di Lacedonia non manca di ricordare l'impegno nel campo delle energie alternative. Una speranza di evitare la discarica potrebbe arrivare proprio dalla "Terna", la società che ha già espropriato un vasto territorio, a pochi metri dal sito individuato per lo sversatoio, per la realizzazione di una grossa centrale elettrica. Ma gli amministratori sono pronti a perseguire qualsiasi strada. «Mi aspetto - dichiara il sindaco di Vallata, Carmine Casarella - l'intervento dei parlamentari irpini in difesa del territorio. A cominciare da coloro che parteciparono all'assemblea di Vallata, De Luca e Gargani. Quest'ultimo, a chiare lettere, escluse che il Governo Berlusconi potesse mai perseguire il progetto di una discarica sul Formicoso. Ci aspettiamo che siano al nostro fianco, che non ci lascino soli in questa battaglia. E non ci parlino di compensazioni.»

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