Corsa contro il tempo per evitare che scadano i termini cautelari

Ecoballe, si decide su Pansa e Catenacci

Truffa e smaltimento illecito
Attesa per le conclusioni dei pm
29 luglio 2008 - Leandro del Gaudio
Fonte: Il Mattino

Più che una corsa contro il tempo, l’inchiesta sul commissariato all’emergenza rifiuti è diventata una partita a scacchi, con il calendario che impone un ritmo serrato. Ed è così che nella tarda mattinata di oggi, la Procura di Napoli depositerà le proprie conclusioni sulla gestione della crisi rifiuti. Ore decisive, dunque, con scadenze capestro. La Procura punta ad ottenere un decreto che dispone il giudizio degli indagati entro il 23 agosto, data in cui scadrebbero i termini di custodia cautelare per i quattro indagati ancora ai domiciliari. Intanto, ieri l’ultimo atto: alle venti si è svolto l’interrogatorio di Fabio Mazzaglia, titolare di un laboratorio chimico dove, secondo i pm, venivano adulterati i campioni di rifiuti da smaltire. Difeso dal penalista Lucio Caccavale, Mazzaglia è uno dei quattro indagati ancora agli arresti domiciliari, assieme all’ad della Fibe Massimo Malvagna, al maresciallo dei carabinieri Rocco De Frenza, al responsabile cdr Massimo Cortese. La richiesta di interrogatorio costringe gli inquirenti a soprassedere per un giorno. Questa mattina dunque la Procura trasmetterà le proprie richieste al gip, tra stralci e possibili colpi di scena. In attesa il prefetto Alessandro Pansa, l’ex prefetto Corrado Catenacci, ma anche Marta Di Gennaro e Michele Greco, fino a qualche mese fa alla Protezione civile e al commissario antirifiuti. L’ultima mossa spetta dunque agli inquirenti. Al procuratore aggiunto Aldo De Chiara, ai pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo. Truffa, falso, abuso d’ufficio, smaltimento illecito di rifiuti, le accuse mosse a trentuno indagati. Dopo la mossa dei pm, il gip dovrà fissare una data per aprire e chiudere la fase preliminare entro il 23 agosto, salvo consentire la scadenza dei termini e la revoca della detenzione domiciliare per quattro dei trentuno indagati. In aula, dunque, nella settimana immediatamente successiva a ferragosto. Un’ipotesi che solleva reazioni da parte dei difensori. Spiega l’avvocato Claudio Botti che assiste Sorace, ex responsabile del termovalorizzatore di Acerra: «Non ho alcuna comunicazione ufficiale sulla date di udienze ad agosto, penso però che fissare un procedimento penale durante il periodo feriale sia un’iniziativa eccezionale, che si dovrebbe riservare a procedimenti di straordinaria gravità. Ancora una volta si gestisce questo processo come un processo speciale».

Powered by PhPeace 2.6.4