Un dossier per bloccare la seconda discarica

Mobilitati amministratori e cittadini
29 luglio 2008 - li.sa.
Fonte: Il Mattino Avellino

L'opposizione alla discarica di «Pero Spaccone» segue tre percorsi: politico, giuridico e tecnico. Gli amministratori locali, coadiuvati da alcuni tecnici, stanno mettendo appunto un ampio dossier per motivare il "no" all'ipotesi sversatoio nel comune di Andretta. Tra le motivazioni addotte la presenza, nella zona, di numerosi pozzi collegati anche con il fiume Ofanto. A supporto di amministratori e cittadini, inoltre, potrebbero esserci la Terna, che ha già espropriato decine di ettari, a qualche metro dal sito individuato, per la realizzazione di una centrale elettrica, e la Soprintendenza. L'area, infatti, sarebbe di interesse storico archeologico e non è da escludere che possa anche essere vincolata. Sul fronte giuridico, intanto, questa sera, nel corso della pubblica assemblea in programma ad Andretta, verrà dato mandato ad un pool di legali per affrontare la questione nelle apposite sedi. All'incontro parteciperanno tutti i sindaci dei comuni della comunità montana alta Irpinia e l'intera Giunta dell'ente guidato da Giuseppe Di Milia che sarà al fianco degli amministratori locali contro l'ipotesi discarica. Nel frattempo, prosegue l'impegno di politici e parlamentari irpini al fine di scongiurare quella che da tutti è stata definita "un'offesa all'intera provincia di Avellino". Nei prossimi giorni potrebbero riunirsi a Roma tutti i parlamentari eletti in provincia per preparare un documento bipartisan a tutela del territorio e, nel contempo, chiedere un incontro unitario con il sottosegretario Bertolaso ed il generale Giannini. A Bertolaso si chiederà di rispondere politicamente e di dirottare l'attenzione su territori che, finora, hanno dato molto poco pur essendo molto più vasti e producendo notevoli quantità di rifiuti.

Powered by PhPeace 2.7.16