I pm: udienza ad agosto per il caso rifiuti

27 luglio 2008 - Dario Del Porto
Fonte: Repubblica Napoli
La Procura stringe i tempi e prepara le conclusioni dell´inchiesta sulla gestione della crisi rifiuti. Agli inizi della prossima settimana, forse già domani, gli inquirenti potrebbero depositare le richieste di rinvio a giudizio o di archiviazione nei confronti dei 31 indagati raggiunti, agli inizi di luglio, dall´avviso di chiusura delle indagini. 
L´elenco comprende, fra gli altri, il prefetto Alessandro Pansa e l´ex commissario straordinario Corrado Catenacci e Marta Di Gennaro, subcommissario durante la prima gestione Bertolaso. Catenacci è stato interrogato giovedì sera per quattro ore alla presenza del suo difensore, l´avvocato Ettore Stravino, Pansa ha affidato a una memoria redatta insieme all´avvocato Filippo Dinacci la sua replica alle accuse di truffa, falso e abuso d´ufficio ipotizzate nei suoi confronti.
L´obiettivo dei pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo, del pool coordinato dal procuratore aggiunto Aldo De Chiara, è riuscire a celebrare l´udienza preliminare a cavallo di Ferragosto in modo da evitare la scadenza dei termini di custodia cautelare per due indagati che si trovano agli arresti domiciliari dal 27 maggio scorso: si tratta di Massimo Malvagna, amministratore delegato di Fibe e del chimico Fabio Mazzaglia. La tabella di marcia predisposta dai pm potrebbe portare alla fissazione dell´udienza intorno al 18 agosto. La difesa però prepara le contromosse. E l´avvocato Alfonso Maria Stile, difensore di Malvagna, non rinuncia a una stoccata polemica: «Non penso proprio che si possa riuscire a concludere l´udienza preliminare per il 27 agosto con un rinvio a giudizio, decisione peraltro per niente scontata: si dovrebbe trovare un gup così poco serio da studiare 20 mila pagine in pochi giorni e non penso che a Napoli ci sia un giudice del genere». Trascorsi venti giorni dalla notifica dell´avviso di chiusura, i pm Noviello e Sirleo, insieme al procuratore capo Giandomenico Lepore, dovranno decidere se e per quali posizioni chiedere il processo. Nell´indagine sono coinvolte anche tre società del gruppo Impregilo, Fisia Italimpianti, Fibe e Fibe Campania.
L´inchiesta rappresenta la prosecuzione del procedimento sfociato nel rinvio a giudizio di 28 persone fra le quali il governatore Antonio Bassolino (coinvolto per il periodo trascorso al vertice del commissariato straordinario) e dell´amministratore delegato di Impregilo, Piergiorgio Romiti. È nell´ambito di questo primo filone che era stato disposto dal gip Rosanna Saraceno il sequestro di crediti per 750 milioni di euro vantati da Impregilo. Sul provvedimento si attende la nuova pronuncia del Tribunale del Riesame dopo la decisione delle Sezioni unite della Cassazione che hanno chiesto ai giudici di ricalcolare l´ammontare delle somme indicando una serie di criteri di valutazione. L´udienza si è celebrata lunedì scorso, i pm avevano chiesto un rinvio per poter replicare a una consulenza tecnica depositata dalla difesa di Impregilo e avevano chiesto che il caso fosse trattato dallo stesso collegio che aveva emesso l´ordinanza poi annullata dalla Cassazione. I giudici (presidente Pierluigi Di Stefano) hanno invece respinto le istanze e dopo la discussione si sono riservati la decisione.

 

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