Impregilo, Berlusconi sconfessa i giudici
Via ai sopralluoghi per scegliere il sito dove realizzare l’inceneritore. Per tutta la giornata tre dei cinque esperti nominati dal sottosegretario Guido Bertolaso (Edoardo Cosenza, Paolo Gasparini, Bernardo De Bernardinis) e i tre indicati dal Comune (Giuseppe Pulli, Roberto Giannì e Giovanni Disposto) hanno visitato i siti indicati dall’amministrazione: la centrale del latte di Scampia, l’ex mercato dei fiori di San Pietro, l’area dell’ex Icm di via Argine e il depuratore di Napoli est in via De Roberto di proprietà della Regione. Nella zona est è stata visitata anche l’ex officina delle Fs di Poggioreale. Intanto il premier Silvio Berlusconi, incontrando i senatori del Pdl, ha detto loro di voler fare di Napoli la città più pulita d’Italia con una grande campagna di sensibilizzazione: ai senatori Berlusconi racconta di non aver visto una sola carta per terra nei quattro giorni trascorsi a Tokyo e di avere in mente quell’esempio. Per il presidente del Consiglio, inoltre, l’Impregilo, che sta completando i lavori al termovalorizzatore di Acerra, «ha subito una vera e propria aggressione da parte della magistratura»: il premier racconta però «di averli convinti a continuare il lavoro». Si rafforza l’ipotesi che l’impianto di Napoli sia realizzato a San Giovanni, forse in via De Roberto, nonostante le resistenze delle ultime settimane e le annunciate proteste della Municipalità. Dopo la prima verifica i tecnici si riuniranno nei prossimi giorni, entro la fine del mese la decisione definitiva dovrebbe essere presa. Il sottosegretariato mette la parola fine alle incertezze e ai rinvii sui rifiuti speciali: entro oggi Comune e Asia dovranno comunicare se sono in grado di rimuoverli entro fine mese. Sono 41 i siti censiti e da ripulire. Se l’amministrazione comunale non interverrà, gli uomini del sottosegretario scenderanno in campo autonomamente mobilitando l’Esercito. Bertolaso ieri era a Napoli e il suo staff sta accelerando l’iter per l’apertura di altre discariche, a partire da quella di Terzigno che potrebbe essere la prossima tappa. Una novità anche per Chiaiano: Comune e Regione hanno siglato un protocollo d’intesa che prevede lo stanziamento di 35 milioni di euro per la riqualificazione e lo sviluppo ecosostenibile del parco delle Colline. Sette milioni e mezzo saranno subito impegnati negli interventi ritenuti urgenti: si tratta della riqualificazione della selva di Chiaiano con il recupero dei sentieri storici; del recupero delle aree di accesso alla selva e della bonifica paesaggistica dell’area di Cava comunale sita nel Bosco umido. La gestione delle risorse e dei relativi lavori sarà affidata all'ente parco delle Colline di Chiaiano. L’obiettivo è quello di partire con i cantieri per settembre. Un comitato tecnico valuterà in corso d’opera lo stato dei lavori e la realizzazione dei progetti. Il protocollo d’intesa siglato da Regione, Comune e Parco di Chiaiano, prevede la possibilità che con i rimanenti 27,5 milioni di euro si realizzino altre opere di riqualificazione: un trenino elettrico nell’oasi verde, il restyling delle stazioni del metrò di Napoli e Frullone, il recupero e il riuso energetico delle cave dismesse e l’elaborazione del piano del parco e del piano di gestione. Ma il progetto non convince il sindaco di Marano, che da sempre si oppone alla discarica: «Gli investimenti andavano fatti prima, quando sulla selva non gravava la decisione di allestirvi una discarica».