Scarichi nel torrente Solofrana, chiuso un opificio
Non c'è pace nel distretto industriale di Solofra. Ancora scarichi abusivi nel torrente Solofrana. Il nuovo sequestro è scattato ieri ai danni di un’azienda conciaria alla quale è stato possibile risalire dopo una serie di accertamenti da parte del personale tecnico dell’Arpac. L'opificio è stato individuato, infatti, in seguito ai rilievi eseguiti nell'alveo del torrente. Il blitz è scattato dopo le segnalazioni di alcuni residenti della frazione San Pietro di Montoro Superiore. In uno dei punti cruciali in cui defluisce la Solofrana si constatava la presenza di liquami. Ragione per cui è stato necessario il sopralluogo da parte dell'Arpac e degli agenti della polizia del comando di Solofra. L'operazione di accertamento con l'ausilio di tecnici ha consentito poi di procedere all'analisi delle acque dove sono stati rinvenuti residui di lavorazione di pellicceria e sostanze utilizzate nella produzione conciaria. Dalla campionatura dei tecnici dell'azienda regionale di protezione ambientale è stato possibile risalire all'azienda. Una denuncia è stata trasmessa all’autorità giudiziaria per violazione dell'ordinanza che vieta di sversare le acque di produzione nel torrente. Per tale motivo sono scattati anche i sigilli, apposti dagli agenti di polizia locale, in attesa di nuovi provvedimenti da parte delle autorità preposte.