Chiaiano, 35 milioni per la bonifica
24 luglio 2008 - Dario Del Porto
Fonte: Repubblica Napoli
Non solo la discarica, ma anche un parco completamente riqualificato, attraversato da un trenino elettrico e circondato da un bosco di 500 ettari raggiungibile in metropolitana da tutta la regione: è la Chiaiano del prossimo futuro, così come delineata dal protocollo d´intesa siglato a Palazzo Santa Lucia dal governatore Antonio Bassolino, dal sindaco Rosa Russo Iervolino e dal presidente del Parco delle Colline, Agostino Di Lorenzo.
Per la bonifica sono pronti 35 milioni di euro, stanziati dai fondi europei di programmazione 2007-2013. Di questi, 7 milioni e mezzo sono già pronti per essere utilizzati negli interventi più urgenti come la riqualificazione della selva di Chiaiano, con il recupero dei sentieri storici, delle aree di accesso alla selva e dell´area di cava comunale che si trova nel bosco umido. Poi, toccherà alla risistemazione delle fermate del metrò Chiaiano e Frullone, al recupero e riuso energetico delle cave dismesse e alla realizzazione di un trenino elettrico all´interno del parco. I cantieri potrebbero aprire già a settembre. L´ente parco sarà il soggetto attuatore incaricato di gestire le risorse e i lavori con l´ausilio di un comitato tecnico che valuterà lo stato delle opere.
E la discarica? «Il Parco si estende per 2215 ettari - afferma Bassolino - vale a dire un quinto del territorio comunale. Stiamo parlando del più grande polmone verde della città. Un solo ettaro di questi oltre duemila, sarà destinato alla discarica. Ripeto, un solo ettaro». Il sindaco Iervolino definisce l´intesa come la dimostrazione «che le istituzioni non hanno sottovalutato il sacrificio chiesto alla città e a Chiaiano. Il quartiere non è stato abbandonato a se stesso, al contrario stiamo facendo l´impossibile per tutelare al meglio il territorio e questa è la migliore risposta che si potesse dare». La scelta di affidare all´ente parco la gestione delle risorse, spiega Bassolino, è dettata dalla volontà di coinvolgere direttamente «l´istituzione più vicina ai cittadini, a proposito di federalismo», sottolinea il presidente della Regione. Quindi aggiunge: «Il comitato tecnico sarà incaricato di predisporre tutte le iniziative per un progetto di riqualificazione dell´area». Il presidente del Parco, Agostino Di Lorenzo parla di «protocollo fondamentale per lo sviluppo del parco. Non sarà certo una discarica a impedire lo sviluppo della nostra città». L´accordo viene però bocciato da Carlo Migliaccio, presidente della commissione Ambiente del Comune di Napoli, in prima fila nella battaglia contro l´apertura della discarica di Chiaiano. «Siamo contrari alle misure compensative - dichiara - e giudichiamo assolutamente inopportuno costruire parco a 100 metri dalla discarica». E il sindaco di Marano, Salvatore Perrotta, paragona i 35 milioni «ai 30 denari di Giuda: mi chiedo a cosa potranno servire, forse per realizzare sentieri con vista sulla monnezza».
La presentazione del protocollo d´intesa ha permesso al governatore Bassolino di chiarire che, a seguito di quanto pubblicato in questi giorni da "Repubblica", sono già a disposizione anche i fondi per bonificare le 41 micro-discariche lasciate in eredità sul territorio di Napoli dall´emergenza rifiuti. Dichiara Bassolino: «Venerdì scorso abbiamo firmato con il ministro dell´Ambiente un accordo di programma che prevede lo stanziamento di 520 milioni di euro per le bonifiche. Uno quota significativa sarà destinata al Comune di Napoli che potrà naturalmente servirsene anche per intervenire su queste piccole discariche cittadine». Ministero dell´Ambiente e Regione Campania contribuiranno al 50 per cento nella predisposizione dei fondi, con i singoli comuni saranno poi stipulati accordi per la destinazione dei finanziamenti.
E la discarica? «Il Parco si estende per 2215 ettari - afferma Bassolino - vale a dire un quinto del territorio comunale. Stiamo parlando del più grande polmone verde della città. Un solo ettaro di questi oltre duemila, sarà destinato alla discarica. Ripeto, un solo ettaro». Il sindaco Iervolino definisce l´intesa come la dimostrazione «che le istituzioni non hanno sottovalutato il sacrificio chiesto alla città e a Chiaiano. Il quartiere non è stato abbandonato a se stesso, al contrario stiamo facendo l´impossibile per tutelare al meglio il territorio e questa è la migliore risposta che si potesse dare». La scelta di affidare all´ente parco la gestione delle risorse, spiega Bassolino, è dettata dalla volontà di coinvolgere direttamente «l´istituzione più vicina ai cittadini, a proposito di federalismo», sottolinea il presidente della Regione. Quindi aggiunge: «Il comitato tecnico sarà incaricato di predisporre tutte le iniziative per un progetto di riqualificazione dell´area». Il presidente del Parco, Agostino Di Lorenzo parla di «protocollo fondamentale per lo sviluppo del parco. Non sarà certo una discarica a impedire lo sviluppo della nostra città». L´accordo viene però bocciato da Carlo Migliaccio, presidente della commissione Ambiente del Comune di Napoli, in prima fila nella battaglia contro l´apertura della discarica di Chiaiano. «Siamo contrari alle misure compensative - dichiara - e giudichiamo assolutamente inopportuno costruire parco a 100 metri dalla discarica». E il sindaco di Marano, Salvatore Perrotta, paragona i 35 milioni «ai 30 denari di Giuda: mi chiedo a cosa potranno servire, forse per realizzare sentieri con vista sulla monnezza».
La presentazione del protocollo d´intesa ha permesso al governatore Bassolino di chiarire che, a seguito di quanto pubblicato in questi giorni da "Repubblica", sono già a disposizione anche i fondi per bonificare le 41 micro-discariche lasciate in eredità sul territorio di Napoli dall´emergenza rifiuti. Dichiara Bassolino: «Venerdì scorso abbiamo firmato con il ministro dell´Ambiente un accordo di programma che prevede lo stanziamento di 520 milioni di euro per le bonifiche. Uno quota significativa sarà destinata al Comune di Napoli che potrà naturalmente servirsene anche per intervenire su queste piccole discariche cittadine». Ministero dell´Ambiente e Regione Campania contribuiranno al 50 per cento nella predisposizione dei fondi, con i singoli comuni saranno poi stipulati accordi per la destinazione dei finanziamenti.