La proposta americana è un gassificatore

24 luglio 2008 - Cristina Zagaria
Fonte: Repubblica Napoli
Arrivano gli americani e promettono, in nove mesi, l´happy end per l´emergenza rifiuti. Vogliono trasformare l´immondizia in gas. Ieri l´incontro ufficiale tra l´azienda californiana Adaptive Arc, il sottosegretario Guido Bertolaso, i tecnici del Comune di Napoli e di alcuni comuni della provincia di Caserta. 
«Smaltiremo i vostri rifiuti, con tecnologia modernissima e reattori portatili che trasformano l´immondizia in gas» promettono gli americani. E il console generale degli Stati Uniti a Napoli, Patrick Truhn: «Non ci sarà bisogno di portare a noi le ecoballe, sarà la tecnologia a spostarsi dove c´è l´emergenza». Il brevetto per smaltire i rifiuti si basa su impianti prefabbricati di gassificazione, a impatto ambientale «pari quasi a zero» spiega Kris Skrinak, presidente dell´azienda specializzata nello smaltimento di tutti i rifiuti, ad eccezione di quelli radioattivi.
Le strutture, in grado di smaltire dalle 100 mila alle 200 mila tonnellate di immondizia al giorno (tal quale, ecoballe e altro), possono essere realizzate nel giro di 9-18 mesi e sono «portatili», nel senso che si tratta di prefabbricati che possono essere spostati dove occorre con tir o treni. «Siamo molto sensibili a quest´emergenza che sta vivendo Napoli. Avevamo invitato ad aprile alcune ditte americane per studiare la questione rifiuti - spiega Patrick Truhn - ora la Adaptive Arc è tornata per contatti operativi».
«L´incontro con Bertolaso è stato molto positivo - dice Skrinak - il sottosegretario era molto interessato, ci ha chiesto ulteriore materiale». Lo smaltimento proposto dall´azienda, e per ora testato nel pubblico solo a Monterrey, in Messico per rifiuti ospedalieri per circa 40 tonnellate al giorno, avviene attraverso reattori (Plasma Fill) modulari, cioè che possono essere aggiunti all´impianto base, come una costruzione Lego. Un impianto base, che smaltisce 200 mila tonnellate di materiale al giorno, costa 20 milioni di euro e occupa un´area di 200 metri quadrati (su un suolo di quattro ettari, per la movimentazione mezzi). «Noi speriamo di trasformare il problema dei rifiuti da un´emergenza in una opportunità - dice, con convinzione tutta americana, il vicepresidente dell´Adaptive Arc Gabriel Jebb - In questo modo la Campania potrebbe diventare una regione all´avanguardia nello smaltimento dei rifiuti». E passando dal piano diplomatico a quello operativo: «Abbiamo preso contatti con sponsor pubblici e privati - fa trapelare Jeb - e speriamo di poter cominciare a lavorare a questi impianti già dall´inizio del 2009».
Skrinak e Jebb, dopo l´incontro ieri mattina con Guido Bertolaso, sottosegretario all´emergenza rifiuti, hanno invitato, entro Natale, la squadra dei tecnici italiani in California, per vedere da vicino il funzionamento di due nuovissimi impianti che saranno terminati entro l´autunno. «In California - precisa Skrinak - sono in vigore gli standard di tutela ambientale più elevati al mondo». Il brevetto degli impianti di gassificazione americani è alternativo ai termovalorizzatori: «Dico solo che in California fino a dieci anni fa c´erano 53 termovalorizzatori. Ora ce ne sono solo due. Bisogna adeguarsi al futuro» risponde Skrinak.
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