Dal collaboratore di giustizia un racconto da incubo
«Percolato e siero usati per innaffiare gli ortaggi»
Le sostanze sversate sui terreni agricoli erano così tossiche che i topi morivano all'istante. Saprito anche lucertole e insetti
19 luglio 2008 - Titti Beneduce
Fonte: Corrire del Mezzogiorno
Sembra la sceneggiatura di un film dell'orrore, invece è quello che è accaduto nel Giuglianese negli ultimi vent'anni attraverso il racconto di Vassallo: «Nel periodo estivo i percolati o il liquido caseario senza alcun trattamento venivano utilizzari per innaffiare i piazzali delle discariche aridi e secchi. I fanghi, il siero di mozzarella ed il percolato altamente tossico e nocivo venivano utilizzati anche senza alcun trattamento per l'irrigazione e la concimazione dei campi di ortaggi e frutta».
Delle discariche abusive hanno approfittato le multinazionali: «Il responsabile della Ciba Geigy di Castellammare era ben a conoscenza che i rifiuti erano smaltiti illegalmente. La Ciba Geigy attestava che il materiale conferito era idoneo alla produzione dei legumi: posso dire che questo non era vero perché sulla terra su cui veniva smaltito il rifiuto non ho visto mai nascere alcun frutto o ortaggio. I rifiuti liquidi erano talmente inquinanti che quando venivano sversati producevano la morte immediata di tutti i ratti, come ho potuto constatare di persona più volte. Ricordo altresì che i rifiuti liquidi della Meridional Bulloni di Torre del Greco, quando giungevano con cisterne speciali in acciaio inox anticorrosivo, friggevano e scioglievano per esempio rifiuti in plastica. L'inquinamento deriva anche dalla emanazione di biogas, del tutto incontrollato e in grado di contaminare le colture poco distanti. A mia conoscenza non è mai stato fatto uno studio serio in ordine alla qualità dell'acqua della falda. Quella zona è ad alta vocazione agricola e benché è conosciuta da sempre come la zona della mela annurca, praticamente questo tipo di coltura è scomparso. Rappresento che un rilevante impatto ambientale è stato provocato dal Consorzio Napoli 1, che ha realizzato una vera e propria piramide di rifiuti in rilevato sulla mia discarica».
Delle discariche abusive hanno approfittato le multinazionali: «Il responsabile della Ciba Geigy di Castellammare era ben a conoscenza che i rifiuti erano smaltiti illegalmente. La Ciba Geigy attestava che il materiale conferito era idoneo alla produzione dei legumi: posso dire che questo non era vero perché sulla terra su cui veniva smaltito il rifiuto non ho visto mai nascere alcun frutto o ortaggio. I rifiuti liquidi erano talmente inquinanti che quando venivano sversati producevano la morte immediata di tutti i ratti, come ho potuto constatare di persona più volte. Ricordo altresì che i rifiuti liquidi della Meridional Bulloni di Torre del Greco, quando giungevano con cisterne speciali in acciaio inox anticorrosivo, friggevano e scioglievano per esempio rifiuti in plastica. L'inquinamento deriva anche dalla emanazione di biogas, del tutto incontrollato e in grado di contaminare le colture poco distanti. A mia conoscenza non è mai stato fatto uno studio serio in ordine alla qualità dell'acqua della falda. Quella zona è ad alta vocazione agricola e benché è conosciuta da sempre come la zona della mela annurca, praticamente questo tipo di coltura è scomparso. Rappresento che un rilevante impatto ambientale è stato provocato dal Consorzio Napoli 1, che ha realizzato una vera e propria piramide di rifiuti in rilevato sulla mia discarica».