Bruciata un´auto a Chiaiano è dell´assistente del sindaco

18 luglio 2008 - Irene De Arcangelis
Fonte: Repubblica Napoli
NELLA guerra contro la discarica di Chiaiano fino a ieri l´obiettivo da colpire era la divisa. Polizia e carabinieri fatti bersaglio nella notte da parte delle frange violente e anonime della protesta di molotov e bombolette di gas da campeggio. Stavolta no. Ieri notte è stato alzato il tiro. 
Chi era armato di una tanica di benzina e di fiammiferi non ha scelto una volante o una gazzella. È andato direttamente verso una Fiat Panda parcheggiata in via Giuseppe Raffaelli, ben visibile sul parabrezza lo stemma "Comune di Napoli". L´utilitaria di Vittorio Ciccarelli, assistente e braccio destro del sindaco Rosa Russo Iervolino. A pochi passi dal commissariato di Chiaiano, pochi minuti dopo la partenza dei mezzi del Reparto mobile a fine turno. Qualcuno ha incendiato la Panda ed è fuggito, mentre prendeva fuoco un´altra vettura parcheggiata a poca distanza.
Le fiamme, i vigili del fuoco, i vicini che si affacciano. «È l´auto di Ciccarelli». I pompieri lo chiamano al citofono. «L´auto era completamente carbonizzata», riassume Ciccarelli. Tonico e attivo nonostante la nottata, va in Questura a fare la denuncia. Commenta: «Che dire? Ho l´abitudine di essere discreto. Vorrei esserlo anche in questa situazione, e tornare a lavorare serenamente al fianco del sindaco». D´altra parte il leader dei cristiano-sociali non è uno che si perde d´animo: qualche anno fa rincorse un gruppo di ragazzi che stavano portando via l´albero di Natale dalla galleria Umberto I°, recuperò l´albero e lo riportò al centro della galleria.
Indaga ora la Digos del vice questore Antonio Sbordone. Che ha già individuato la fascia sociale dove cercare i responsabili. Niente a che fare con i comitati di protesta contro la discarica di Chiaiano, per cominciare. Ma anche nessun contatto con la camorra dei versanti di Marano e Scampia. Chi ha incendiato la Fiat Panda di Ciccarelli ha già lanciato, nei giorni scorsi, bombolette di gas da campeggio contro le auto delle forze dell´ordine. Stesso modo di agire, sei attentati in due mesi. E poi, sanno gli investigatori, non è questo il primo incendio di auto. Un episodio in tutto simile a quello della scorsa notte era accaduto qualche giorno fa. Si trattava dell´auto di un residente che aveva parcheggiato nello spiazzo riservato alle forze dell´ordine pensando di mettere al sicuro la vettura. Invece no. L´incendio venne appiccato proprio da chi credeva che si trattasse dell´auto di un poliziotto.
«Voglio sperare - sostiene intanto il sindaco Iervolino - che non vi sia alcun collegamento fra questo atto inqualificabile e la protesta in corso contro la discarica. Generare violenza è infatti il modo più abbietto e controproducente per sostenere le proprie ragioni». Ma la Digos ha già trovato il legame tra discarica e incendio. Quindi il sindaco non manca di inviare un messaggio alla polizia. «Auspico - dice la Iervolino - che le forze dell´ordine facciano al più presto luce sull´episodio non solo per proteggere gli altri cittadini da atti vandalici, ma per tutelare loro stessi, visto che l´auto di Vittorio Ciccarelli era parcheggiata proprio davanti al commissariato». Come dire: non è la prima volta che succede, bisogna stare più attenti. Piovono intanto le manifestazioni di solidarietà a Ciccarelli, a cominciare da quella «piena e cordiale» dello stesso sindaco. Dice il presidente del Consiglio comunale Leonardo Impegno: «A nome dell´intero Consiglio comunale esprimo la piena solidarietà a Ciccarelli, vittima di un episodio inqualificabile di intolleranza e violenza». «Totale solidarietà istituzionale ma anche umana» dall´assessore provinciale Guglielmo Allodi; Carlo Migliaccio, presidente della Commissione ambiente del Comune, da sempre vicino ai comitati che si oppongono alla discarica di Chiaiano, chiede che si faccia rapidamente luce sull´incendio e esprime solidarietà «a nome dell´intera comunità di Chiaiano, che è formata nella stragrande maggioranza da persone lontane anni luce da questo episodio, e il cui unico obiettivo è quello di poter evitare lo scempio ambientale che si vuole perpetrare a Chiaiano e Marano».

 

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