GeoEco nel caos, ora è allarme per i precari
«Probabilmente, tra le tante, ho anche doti magiche, visto che riesco a far camminare i camion del GeoEco anche senza il gasolio». Scherza il presidente del Consorzio Ce 2 Isidoro Orabona che smentisce problemi di carenza di carburante nei mezzi e afferma che tutto funziona regolarmente. Ma i problemi esistono: la raccolta procede a rilento in molti comuni dell’Aversano e di mezzi in strada se ne vedono pochi. Lo stesso Orabona annuncia per la prossima settimana la possibilità di liquidazione definitiva «ex lege» dei consorzi campani e la volontà espressa sia dal presidente della Provincia di Napoli Dino Di Palma che di Caserta Sandro De Franciscis di dare immediatamente vita ai nuovi soggetti provinciali. Questi ultimi, insieme ai presidenti delle altre tre province campane, in settimana, avevano dichiarato: «Sul trasferimento degli impianti ex Fibe alle Province abbiamo illustrato le osservazioni tese a emendare l’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri del 19 giugno scorso. Ordinanza che riteniamo ambigua sulle modalità del trasferimento e sulle risorse cui attingere per il funzionamento degli impianti e a garanzia dei livelli occupazionali e che attribuisce alle Province la paradossale funzione di controllore e controllato. Il nostro senso di responsabilità e di collaborazione è stato invece mortificato dall’annuncio dell’imminente nomina dei commissari ad acta con il compito di gestire la transizione rispetto alla presa in gestione degli ex Cdr fino al ritorno ai poteri ordinari delle Province. Tutto questo è da ritenersi inaccettabile. Dei 14 anni di gestione commissariale viene presentato il conto finale alle Province. Con il rischio di ridurle in bancarotta e di far pesare sui cittadini la mancata erogazione di servizi e far ricadere sulle loro tasche i costi di una emergenza che anche alla luce di quanto si ipotizza appare davvero infinita». Fin qui il quadro provinciale, ma ad Aversa la polemica è anche politica. «Se Forza Italia ad Aversa è sulle posizioni espresse dal capogruppo consiliare Tonino De Michele, allora io non sono di Fi di Aversa, ma di qualche altra città». Isidoro Orabona, presidente del GeoEco in quota azzurra, non ci sta a passare come il dirigente incapace «che sta distruggendo il Consorzio» e risponde alle accuse non più velate che «mi giungono da Nicola Golia, segretario cittadino di un partito fantasma». Insomma, chi ha sempre affermato che la crisi della ex Cdl oggi Pdl aversana fosse del tutto estranea dalle traversie del GeoEco è servito. La maggioranza di centrodestra al comune di Aversa è, di fatto, entrata in crisi nello stesso giorno in cui è stato dato il benservito a Golia (ex presidente del consorzio) scegliendo Orabona per la leadership del GeoEco. E anche chi ha parlato di invenzioni della stampa è servito. Tanto più che Orabona è un fiume in piena quando difende la sua gestione e conclude: «Golia farebbe bene a comprendere che il consorzio GeoEco non era per lui, visto i guasti lasciati in eredità, come non sono con lui i consiglieri azzurri visto che il capogruppo De Michele mi ha riferito che un comunicato polemico nei miei confronti non è suo ma è stato redatto dallo stesso Golia. Ogni altro commento credo sia inutile». Intanto, nel corso dell’interpartitico della maggioranza Pdl si è discusso della posizione dei 25 lavoratori interinali del GeoEco. Al termine dell’incontro tutti i rappresentanti di maggioranza hanno espresso la piena solidarietà ai lavoratori precari impegnati nella difesa del posto di lavoro, impegnandosi a ricercare forme giuridiche che ne consentano la stabilizzazione.