Monito di Sepe «Sì al dialogo niente invasioni»

Incontro con i comitati di Chiaiano «La Chiesa non entra nelle scelte tecniche»
20 luglio 2008 - Rosanna Borzillo
Fonte: Il Mattino

«La Chiesa non può andare al di là della sua specifica azione pastorale: la difesa della vita, la dignità della persona, la salvaguardia del creato, non avendo alcun titolo per entrare nella valutazione di scelte tecniche che attengono ad altri livelli istituzionali». Lo dice il cardinale Sepe al termine dell'incontro di un'ora e mezza che si è svolto nel palazzo arcivescovile, con la delegazione composta dai comitati del no alla discarica di Chiaiano-Marano, il sindaco di Marano Salvatore Perrotta, il suo predecessore Mario Bertini edil presidente della commissione territorio ed ambiente del comune di Napoli, Carlo Migliaccio alla presenza di don Tonino Palmese, delegato per i problemi inerenti alla salvaguardia del creato. L'arcivescovo ribadisce che «facendosi interprete delle ansie, delle angosce e delle ragioni del popolo di Dio» le rappresenterà «alle sedi competenti perché vengano tenute in debita considerazione» tuttavia «nessuno può sentirsi autorizzato a consumare forme di protesta e manifestazioni plateali all'interno di un luogo sacro». La linea dI Sepe è sempre quella dell'ascolto. La delegazione di Chiaiano-Marano, infatti, che doveva essere ricevuta in forma ristretta chiede un colloquio allargato: «Saliamo in 15 - dice l'ex sindaco di Marano Mario Bertini - perché tutti rappresentiamo l'anima della città». L'arcivescovo accoglie la richiesta. A parlare è Rosanna Camerlengo, insegnante. «La nostra terra già massacrata dagli sversamenti di rifiuti tossici a opera della camorra, - dice - sarà stuprata con nuove discariche e inceneritori». Con lei Lina Vernetti, pensionata, che denunzia l'utilità di cinque inceneritori. «La Campania non ha bisogno di tutte queste discariche, non ha tante industrie e diventa sversatoio per altri". Accanto a lei sfila un cartello: "Il Papa dice: difendete il Creato. Noi per Chiaiano rispondiamo: Lo stiamo facendo combattendo contro l'esercito invasore». «La Chiesa ci è vicina. La vita è l'elemento sostanziale, la dignità di un territorio come Marano e Chiaiano non può essere mortificata da una scelta poco oculata - commenta il sindaco di Marano - mettiamo in campo la raccolta differenziata e collaboriamo cosicché tutti saremo protagonisti di una nuova stagione per Napoli». E propone l'idea di una fiaccolata «con tutti i sacerdoti. Ci aspettiamo che da oggi - dice Perrotta - le nostre ragioni possano avere un sostegno in più dai parroci del territorio». Intanto ad fuori del palazzo i delegati chiedono al Patrono di svegliarsi perché il problema è grosso: «L'eminenza, poi che fa? - dice il cartello - Pur a cava gli va a dà. San Gennà, quand te scit?» . Ma in realtà, anche San Gennaro sa che la cava è stata espropriata e non è più dell'Arciconfraternita dei Pellegrini.

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