Crisi rifiuti, è gelo tra l’Ue e la Farnesina
Botta e risposta a distanza tra Berlusconi e Dimas e scoppia la polemica tra il governo e il commissario europeo all’Ambiente. Il presidente del consiglio martedì ha annunciato: «Il problema dei rifiuti, come emergenza, è risolto». La portavoce del commissario europeo ieri ha invece frenato: «La procedura di infrazione rimane aperta». E da Roma, poche ore dopo, palazzo Chigi ha replicato con i dati: «Sono state rimosse 35mila tonnellate di spazzatura». Ma non è finita, in serata cala il gelo. Con una nota, la Farnesina esprime «viva sorpresa per il tono e i contenuti delle dichiarazioni della portavoce del Commissario Ue all’ambiente Dimas». Nel comunicato del ministero degli Esteri si precisa anche che «il tono delle dichiarazioni è in contraddizione con il clima di dialogo aperto e di massima cooperazione che caratterizza i rapporti tra l’Italia e la Commissione europea. È chiaro - spiega la nota - che la chiusura della procedura d’infrazione è legata alla realizzazione del ciclo integrato dei rifiuti, per la quale il governo italiano è fermamente impegnato». Una polemica che vale come una doccia fredda, dunque, anche in attesa della riunione del governo che si terrà domani a Napoli. Ieri mattina la stoccata da Bruxelles: «Berlusconi può dire ciò che vuole, ma per noi contano i risultati: la procedura di infrazione rimane aperta», ha detto Barbara Hellferich, portavoce del commissario all’ambiente Stavros Dimas. Sulla questione dei rifiuti in Campania, infatti, è stata chiamata a pronunciarsi la corte di giustizia del Lussemburgo. «Noi - insiste Hellferich - non possiamo misurare i risultati di queste politiche sulle parole, ma sui fatti. Il governo deve realizzare il piano, non basta presentarlo, deve dimostrare che la soluzione indicata risolve il problema a lungo termine, con una gestione corretta dei rifiuti e la creazione del termovalorizzatore». E proprio per discutere del termovalorizzatore di Napoli è previsto oggi un nuovo incontro tra la Iervolino e Bertolaso. Ieri in Comune un vertice al quale hanno partecipato il sindaco Iervolino, gli assessori Mola e Nasti e il responsabile del dipartimento di pianificazione urbanistica, Pulli. Non sembra sia emerso un orientamento preciso, la palla passerà ai tecnici. Le due aree in ballo restano Napoli est e Scampia. A Chiaiano domani si terrà una nuova manifestazione: donne vestite di nero in segno di lutto protesteranno nell’area adiacente a quella militarizzata. Il cardinale Sepe, poi, ha fissato per sabato alle 12 l’incontro richiesto martedì dai manifestanti che avevano occupato il Duomo. Dei termovalorizzatori, di quello di Napoli, ma anche di quello di Acerra dove bisognerà riprendere a lavorare al più presto, si occuperà probabilmente il consiglio dei ministri di domani. E ieri Bassolino ha fatto il punto sul suo blog. «Segnali di questi giorni ci dicono che siamo sulla strada giusta. È passata finalmente la linea, che per primo ho sostenuto, che i rifiuti non sono né di destra, né di sinistra. Il partito del no è nell’angolo».