Senato, certezza sui fondi Cip6 passa l’emendamento Andria
Passa al Senato l’emendamento Andria, con largo voto bipartisan, e per costruire il termovalorizzatore di Salerno, come pure gli impianti di Napoli e Santa Maria La Fossa, i comuni potranno beneficiare degli incentivi e dei contributi Cip 6. L’emendamento Andria è passato in sede di conversione del decreto "mille proroghe". «L’emendamento - ha dichiarato Andria - definisce le modalità per concedere gli incentivi pubblici di competenza statale, il sistema di incentivi cosiddetto CIP 6, agli impianti di termovalorizzazione, che producono energia elettrica da fonti rinnovabili o assimilate, localizzati nei comuni di Salerno, Napoli e Santa Maria La Fossa. E' evidente che soltanto attraverso la concessione di un incentivo del genere potranno essere attratti capitali privati mediante la finanza di progetto». Altro emendamento firmato Pd e Andria è stato votato nel decreto. «È la modifica che prevede, fino alla cessazione dello stato di emergenza in Campania, il divieto di trasferimento e smaltimento in altre regioni dei soli rifiuti solidi urbani, escludendo dunque quelli della raccolta differenziata e gli scarti industriali inviati presso impianti per il riutilizzo, il riciclo o il recupero di materia». Ora il decreto votato al Senato, con l’emendamento Andria sul Cip 6, per diventare legge a tutti gli effetti deve essere approvato dalla Camera, ma il ripristino dell'originaria formulazione della norma lascia ben sperare sul prosieguo dell'iter legislativo. I contributi Cip 6 com'è noto, avevano vissuto nelle ultime settimane momenti molti tribolati: la Camera aveva infatti approvato un emendamento che limitava il contributo al solo trattamento della "parte organica", stravolgendo di fatto tutte le procedure poste in essere dal comune di Salerno sia per la realizzazione che per la gestione del termovalorizzatore. Il Senato in sostanza - su proposta del senatore e ministro-ombra Alfonso Andria - ha "depennato" l'emendamento approvato alla Camera, ripristinando l'originaria formulazione della norma, così come scritta dall'onorevole Tino Iannuzzi in Commissione. «È un importante risultato per la comunità ed il territorio salernitano e campano» dice Iannuzzi. Già nei giorni scorsi i deputati Vessa (Pdl) e Bonavitacola (Pd) avevano concordato di incidere sui rispettivi schieramenti per portare a buon fine i fondi Cip 6. Proprio per Salerno, commenta Iannuzzi «è necessario garantire l'erogazione integrale dei Cip 6, considerando che per tale infrastruttura il Sindaco di Salerno è stato nominato Commissario dal Governo Prodi e che la procedura di gara è già stata attivata, sul presupposto del conferimento integrale del contributo Cip 6 alla luce degli impegni assunti dal Governo». Il voto bipartisan al Senato sull’emendamento andria fa ben sperare i parlamentari salernitani nel voto positivo della Camera. «Non vi sarebbe ragione ostativa - commenta Andria - sia per l’obiettivo del superamento dell’emergenza rifiuti ma anche per creare le condizione di certezza di finanziamento che accompagni anche la giustificata richiesta di celerità di realizzazione degli impianti». Nelle prossime settimane il voto della Camera.