FINANZIAMENTI PER IL TERMOVALORIZZATORE

Cip 6, il Governo ora dice sì

Un decreto consentirà di sostenere l’investimento e fronteggiare l’emergenza
14 luglio 2008 - gian. col.
Fonte: Il Mattino Salerno

Torna il decreto «mille proroghe» e il Cip 6 (l’aiuto economico per il termovalorizzatore di Salerno) viene ripescato. La settimana scorsa si era temuto con la conversione in legge del decreto sull’emergenza rifiuti che il progetto del termovalorizzatore per Salerno impattasse proprio sul taglio degli aiuti previsti per chi produce energia da fonti rinnovabili. Il governo aveva definito che a Salerno il termovalorizzatore sarebbe stato «aiutato» solo parzialmente. I Cip 6 (una specie di certificati verdi che si portano all’incasso quando si produce energia da fonti rinnovabili), sarebbero stati riconosciuti solo per una parte dei rifiuti «termovalorizzati». Ora arriva una sostanziale novità che consente al sindaco di Salerno, commissario di governo per la realizzazione del termovalorizzatore, di tirare un sospiro di sollievo. il deputato salernitano della maggioranza, Pasquale Vessa, è tra i protagonisti di un lungo lavorio su questo versante. Vessa è convinto che a fine mese il decreto mille proroghe, legato alla Finanziaria «triennale» in via di varo, consentirà di recuperare in toto il Cip 6 su tutta la quantità di rifiuti trasformati nel termovalorizzatore di Salerno. In sostanza i rifiuti termovalorizzati, con un emendamento, saranno riconsiderati come «fonte rinnovabile» e il Cip 6 sarà garantito. Vale la pena ricordare che questa complessa materia, che è criticata sia dagli ambientalisti che dall’Unione europea, è alla base del progetto per la costruzione dei termovalorizzatori in Campania, e quindi anche a Salerno. Si tratta di investimenti cospicui tuttavia e difficilmente si troverebbero imprenditori disposti a operare senza avere l’assicurazione di un ritorno certo e in tempi brevi. Di qui l’incentivazione con i Cip 6 che paragona «estensivamente» i rifiuti a fonti di energia rinnovabile e «premia» chi da essi produce energia elettrica. Ma la crisi è seria e la strada è obbligata per non veder svanire il progetto dei termovalorizzatori. «Siamo alla stretta finale il quadro sarà definito entro fine mese», dice Vessa. Insomma, si potrebbe dunque recuperare il tempo perduto. Al momento, il commissario di governo De Luca, ha congelato la gara per evitare che - a queste condizioni - andasse deserta. Il bando infatti prevede espressamente i contributi Cip 6 alle aziende che dovranno realizzare e gestire successivamente il termovalorizzatore di Salerno. Le imprese avranno per venti anni la gestione esclusiva dell’impianto: ma significa anche, a fronte di un investimento di circa 400 milioni, che impiegheranno parecchi anni per rientrare economicamente. Con il Cip 6 tutto sarebbe più veloce. Interessati al progetto sono A2A (che gestisce l’impianto di Brescia) e due raggruppamenti composti da Hera e CCC e da Veolia ed associate. A giorni dunque, ricevute le assicurazioni, le lettere di invito per l’avvio delle procedure di gara potrebbero partire dagli uffici del commissario.

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