Discarica con amianto a Giugliano: due denunce

Un operaio sorpreso a sversare era d’accordo con il proprietario
14 luglio 2008 - Monica D'Ambrosio
Fonte: Il Mattino

Disacrica abusiva Giugliano. Ha preferito i rifiuti tossici al cemento e così, un operaio di 51 anni di Giugliano, ha convertito una sua proprietà agricola di 1500 metriquadri, in una discarica di rifiuti tossici e nocivi. In via dei Pini sud, alla periferia di Giugliano, l’uomo possiede un appezzamento di terra edificabile, ma secondo gli inquirenti, invece di costruirsi una casa, già da diverso tempo avrebbe dato il permesso a un imprenditore fuorilegge di scaricare rifiuti tossici. Sabato mattina, infatti, i carabinieri della stazione di Varcaturo agli ordini del maresciallo Michele Membrino, perlustravano la zona quando hanno trovato in via dei Pini un operaio di 51 anni, di Qualiano, che, in accordo con il proprietario dell'appezzamento, stava scaricando da un camion lastre di amianto e materiale di risulta. Bloccato immediatamente, l'operaio viene condotto in caserma. Di fronte alle domande degli inquirenti non ha esitato a confessare, e ha raccontato: «Stavo agendo su ordine del proprietario dell’appezzamento». Il proprietario aveva trasformato la sua proprietà in una discarica di rifiuti tossici. Per lui e per il committente dell’illecito, è scattata una denuncia a piede libero: hanno violato le leggi a tutela dell'ambiente. L’area adibita a discarica è stata recintata e sottoposta a sequestro. I carabinieri hanno immediatamente allertato i servizi igienici. Gli accertamenti dell’azienda sanitaria locale, caratterizzeranno il tipo di rifiuto e ne misureranno i livelli di tossicità. Non si esclude che sull’area in questione l’illecito andasse avanti da tempo e che quindi, terreno e falde circostanti possano essere state contaminate. Un episodio simile risale a pochi giorni fa. In quel caso ignoti avevano scaricato all’esterno di un’azienda del polo Asi di Giugliano, rifiuti tossici poi dati alle fiamme. Il rogo aveva costretto gli operai ad abbandonare il posto di lavoro per non inalare fumi tossici. I vigili del fuoco, intervenuti a domare l’incendio, constatarono che anche in quel caso si trattava di rifiuti altamente nocivi. I carabinieri di Giugliano, sul posto per le indagini, lavorano per risalire ai possibili responsabili di quello sversamento e intanto, hanno potenziato i controlli del territorio. Anche le telecamere di sicurezza installate e avviate al lavoro proprio in questi giorni, dovrebbero fungere da deterrente contro il fenomeno degli sversamenti incontrollati di rifiuti tossici e pericolosi per l'incolumità pubblica, spesso combusti e quindi difficili da raccogliere e smaltire. Ma, almeno per il momento, i risultati tardano ad arrivare: la rifiuti connection frutta troppo denaro per essere abbandonata. Perciò, nonostante le continue denunce, il commercio di rifiuti continua a fiorire.

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