L'obiettivo: addio rifiuti nel giorno di Berlusconi
Diecimila tonnellate di spazzatura a terra in regione, arretrati quasi azzerati a Napoli, dove, però, c’è ancora qualche difficoltà nelle periferie perché alcune strade continuano a essere uno sversatoio, soprattutto per i cosidetti ingombranti (materassi e divani). A Pianura, soprattutto, il polo artigianale è diventato una discarica a cielo aperto: c’è chi ci porta la spazzatura, ma anche chi deposita suppellettili e calcinacci. «Abbiamo denunciato la situazione al Comune e all’Asia - spiega il consigliere della municipalità, Giorgio Lanzaro - e ci siamo rivolti anche ai carabinieri del Noe». Per venerdì, però, quando in città si terrà il prossimo consiglio dei ministri, nelle strade della Campania gli arretrati dovrebbero essere azzerati: nell’ultima settimana, infatti, sono state raccolte tra le 8000 e le 8500 tonnellate al giorno. La produzione giornaliera è intorno alle 7200 tonnellate: in una settimana circa diecimila tonnellate di immondizia sono state ingoiate dalle discariche di Sant’Arcangelo, Serre e Savignano attualmente in funzione. Resta incerta, invece, la situazione dell’Asia, la municipalizzata del Comune di Napoli finita al centro delle polemiche. Il presidente Pasquale Losa ha annunciato le sue dimissioni (che non sono ancora ufficialmente arrivate a palazzo San Giacomo) dopo le critiche di Bertolaso: il sottosegretario aveva protestato perché l’azienda non lavora a pieno ritmo di domenica e non riesce, quindi, a sversare nei giorni festivi l’intero carico. «Il sindaco e io incontreremo Losa innanzitutto per capire se è irrevocabile la sua intenzione di lasciare - spiega l’assessore Gennaro Mola - poi decideremo il da farsi». Nei giorni scorsi in difesa dell’Asia era già sceso in campo il sindaco Iervolino. Ora l’assessore Mola sostiene la necessità di difendere la società: «L’azienda sarebbe perfettamente in grado di svolgere il servizio se non la si massacrasse. Lo staff del sottosegretario ha deciso di farci scaricare a Sant’Arcangelo a 150 chilometri da Napoli. Per farlo servono i bilici che sono mezzi pesanti. L’impresa non li possiede ed è quindi costretta ad appaltare il servizio. È accaduto in una occasione che i dipendenti dell’impresa esterna si siano rifiutati di lavorare una domenica, ma questa non è la regola». Anche il direttore dell’Asia, Daniele Fortini, non ha gradito la scelta di Sant’Arcangelo come sito di smaltimento per la città. Ma lo staff di Bertolaso spiega: «Solo con la provincializzazione si risolverà il problema. Napoli ha scaricato in passato anche nei cdr, ma attualmente ce ne sono solo due in funzione e anche questi dovranno essere al più presto riconvertiti». Ieri, infatti, hanno funzionato solo gli impianti di Santa Maria Capua Vetere e Giugliano, mentre ci sono stati problemi a Caivano. Le balle prodotte dai cdr vengono attualmente sversate a Ferrandelle e nel sito di Taverna del Re nei pressi di Giuglano.