Il Cosmari chiede alla Provincia l’utilizzo del Cdr di Pianodardine per il compostaggio

Differenziata senza impianti, è crisi

Non si sa dove sversare la frazione umida, vanificati gli sforzi dei cittadini
14 luglio 2008 - Michele De Leo
Fonte: Il Mattino Avellino

Raccolta differenziata praticamente inutile nei comuni del Cosmari. La questione riguarda l’umido. È ferma ormai da quattro giorni la raccolta della frazione organica nei comuni del Cosmari Av1 in cui la differenziata è già realtà. Gli impianti di compostaggio della Sicilia ormai da settimane non garantiscono più la possibilità di smaltire la quantità di umido prodotta nell'intero bacino. Dopo settimane di conferimenti presso quello che doveva essere esclusivamente un sito di trasferenza per le frazioni della raccolta differenziata, lo stabilimento Irm di Manocalzati, Cosmari e Asa sono stati costretti a bloccare il servizio. Con gravi disagi e difficoltà per i cittadini di diversi comuni, costretti, ormai da quattro giorni, a tenere i sacchetti dell'umido in casa. Il servizio è assicurato solo nella città capoluogo, proprio per evitare una partenza ad handicap che avrebbe rischiato di compromettere l'intero percorso. La frazione umida del comune di Avellino, nelle zone in cui la differenziata è stata avviata nei giorni scorsi, viene trasferita e stoccata proprio alla Irm. Presso l'impianto di Manocalzati marciscono, ormai da settimane, oltre mille tonnellate di frazione organica. Rifiuti che non è più immaginabile trasferire presso gli impianti di lavorazione dell'umido. Verranno conferiti in discarica. Nei giorni scorsi c'erano già stati alcuni contatti tra il Cosmari e la struttura commissariale. Ma l'attesa ordinanza per trasferire presso lo sversatoio di Pustarza a Savignano la notevole mole di frazione umida in putrefazione stoccata presso l'impianto della Irm non è ancora stata notificata. Nella struttura di Manocalzati, intanto, si continua a conferire frazione organica che, nelle prossime settimane, potrebbe finire in discarica. Il trasferimento dell'umido a Pustarza penalizza, però, non solo i cittadini che si sono impegnati a differenziare i rifiuti e raccogliere separatamente la frazione organica dalle altre. Ma comporta difficoltà anche per le amministrazioni dei comuni del Cosmari Av1 che pagano lautamente lo stoccaggio presso la struttura di Manocalzati. Ma non solo. L'organico in discarica, infatti, equivale ad una riduzione della percentuale di raccolta differenziata. Per questo, il Cosmari, in collaborazione con la struttura commissariale, è al lavoro, alla ricerca di una soluzione che appare tutt'altro che semplice. Oggi il direttore Infantino e la dottoressa Massimo del Commissariato porteranno avanti i contatti intrapresi con una serie di impianti di compostaggio in cui trasferire la frazione umida. Si lavora su più soluzioni, dalla Toscana alla provincia di Chieti, senza escludere un impianto, che viene tenuto nel più stretto riserbo, della regione Campania. L'obiettivo è reperire una struttura in cui trasferire le circa 250 tonnellate di umido prodotte settimanalmente dal bacino del Cosmari Av1, città capoluogo compresa. In questo senso, il consiglio di amministrazione del consorzio, convocato per oggi, delibererà di richiedere ufficialmente all'amministrazione provinciale la gestione del Cdr di Pianodardine per trasformarlo in impianto di compostaggio per il trattamento della frazione umida.

 

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