Via alla messa in sicurezza sarà risanata l’area eliminando il piombo Aiuti per quattro famiglie

Mille tonnellate al giorno, in autunno il sito

Si bonifica la cava. Il sindaco di Marano: ci vogliono morti. Berlusconi torna dal Giappone e incontra Bertolaso
11 luglio 2008 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

In autunno sarà pronta la discarica di Chiaiano. Ieri, all’alba, i militari sono entrati nella cava di via Cupa del Cane che così è stata trasformata in «sito di interesse strategico nazionale». Insomma: chi viola quell’area rischia il carcere. A poche ore dalla trasformazione del decreto in legge, dunque, il sottosegretario Guido Bertolaso ha immediatamente resi concreti i poteri che gli sono stati concessi. E ieri sera il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di ritorno dal Giappone ha voluto incontrare subito Bertolaso a Palazzo Chigi. Il commissario straordinario per l'emergenza rifiuti in Campania ha tenuto fede alla promessa di convocare gli amministratori locali della zona per comunicare i successivi passaggi. Attorno a un tavolo il sindaco di Marano Salvatore Perrotta, quello di Mugnano Daniele Palumbo e il presidente della Municipalità Carmine Malinconico. Tutti hanno protestato. Il sindaco Iervolino invece ha plaudito all’iniziativa. Napoli avrà dunque il suo sito dove sversare tra le 750mila e il milione di tonnellate di spazzatura: praticamente due-tre anni di produzione per mille tonnellate di rifiuti al giorno. Il tempo necessario - secondo Bertolaso - per mettere in piedi il ciclo completo dei rifiuti: dalla differenziata al termovalorizzatore. Filo spinato, 150 militari impegnati all’interno del sito e almeno altrettanti rappresentanti delle forze dell’ordine all’esterno a presidio del luogo che nelle settimane scorse è stato al centro di una battaglia fra polizia e manifestanti e anche di un lungo braccio di ferro politico. Che succede da oggi? Il generale Giulio Carletti e Marcello Fiori, coordinatore della struttura del sottosegretariato ai rifiuti cominceranno, ciascuno per le proprie competenze, a compiere le operazioni propedeutiche per l’installazione della discarica. Vale a dire la bonifica da piombo (lì fino a qualche settimana fa c’era il poligono da tiro della polizia) e la messa in sicurezza delle pareti tufacee. Ci sono alcuni massi da «incatenare» perché potrebbero costituire un pericolo per gli operai. Operazioni che dureranno tra i 20 ed i 30 giorni. Solo allora comincerà l’allestimento vero e proprio della discarica che necessiterà di un progetto innovativo per garantire la capienza voluta. Ovvero circa 1000-1500 tonnellate al giorno. Quattro le famiglie che in quella selva e con la cava avevano rapporti di lavoro, tutte sono ora in carico al commissariato in termini economici che si farà carico di garantire un alloggio. Anche il bar che veniva utilizzato dai poliziotti che frequentavano il poligono resterà al suo posto per sostenere le necessità di chi lavorerà nella cava. Dal sottosegretariato ci tengono a sottolineare che sono stati salvaguardati i percorsi di accesso ai campi e al raccolto delle ciliege e tutti i contadini hanno avuto il regolare pass per transitare e lavorare. Tutto bene dunque? Per la Iervolino sì: «Il clima è sereno, interpreto l’ingresso dell’Esercito come il segno dell’inizio dei lavori e mi fa piacere che questo avvenga senza scontri con la popolazione». Soffia sul fuoco delle polemiche un altro rappresentante delle istituzioni, il primo cittadino di Marano Salvatore Perrotta: «Provo sconcerto e preoccupazione - dice - ormai appare chiaro che la strategia in atto, che accomuna tutti i governi e tutte le formazioni politiche, sia quella di affossare definitivamente il territorio a nord di Napoli per chissà quali interessi: la discarica a Chiaiano, l'inceneritore probabilmente a Scampìa, la riapertura di Taverna del Re a Giugliano, le mancate bonifiche delle vicine Pianura e Villaricca. Insomma, vogliono la nostra morte».

 

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