Giochi ancora aperti, domani primo vertice sul piano

Napoli, a settembre il cantiere

Il premier polemico con Iervolino Agnano no? Si pensa a Scampìa
10 luglio 2008 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

Ipotesi per l'inceneritore di Napoli Bisogna individuare entro il mese il sito per il termovalorizzatore dopo la bocciatura di Agnano. Il sottosegretario Guido Bertolaso non perde tempo e pigia il piede sull’acceleratore. Gli fa eco dal Giappone Silvio Berlusconi: «Napoli sarà una città pulita anche prima del 23 luglio». E sul termovalorizzatore lancia una stoccata al Comune: «Visto che la zona prescelta non era la più opportuna, bisognerà trovare un’altra localizzazione». Berlusconi ha anche confermato che il governo continuerà a «presiedere i siti con le forze armate». In mezzo, il sindaco Iervolino, amareggiata per lo stop ad Agnano ma che difende la sua squadra. Ma procediamo con ordine, è Guido Bertolaso che alla presentazione del rapporto sugli incendi di Legambiente ritorna sull’argomento: «Con il sindaco Iervolino - dice - esamineremo altri spazi, cominceremo da subito per prendere una decisione condivisa entro fine luglio perché si possano iniziare tutte le attività propedeutiche verso i primi di settembre per la realizzazione dell’impianto». Il capo della protezione civile ha le idee molto chiare su dove collocare l’impianto, al vaglio già due ipotesi: «È possibile realizzare gli impianti anche in altri spazi, penso a Scampia e all’area est di Napoli». La terza via al momento non è nota potrebbe essere solo la classica «ipotesi di scuola» per tenere secretati e coperti i veri progetti fino alla decisione definitiva. Domani - comunque - è prevista una riunione tra la struttura del sottosegretariato e il Comune sulla scelta del sito. Non è chiaro se vi parteciperanno subito già Bertolaso e la stessa Iervolino, ma è probabile. Il sindaco, dopo la bocciatura di Agnano, spiega la sua posizione: «Agnano è stato un errore? Se volete il capro espiatorio, quello è il sindaco che ha delle spalle molto grosse» attacca rivolgendosi ai giornalisti. «Nessuno mi ha ingannata - dice ancora il sindaco - sono io che ho fatto la scelta e non i tecnici. Non lo so come tira il vento su Agnano, ma non lo sanno neanche i nostri tecnici». L’allusione è al fatto che il sito è stato bocciato perché non è sufficientemente areato. Resta da capire perché i tecnici del Comune non dovevano avere conoscenze simili a quelli della commissione istituita dallo stesso Bertolaso. Iervolino non teme l'accelerazione di Bertolaso e spiega: «Avrei potuto benissimo dire: ”dottor Bertolaso, piangitela tu”. Siccome è a rischio di prendersi qualche altra bega, ma noi siamo persone responsabili che non vogliono che la città sia commissariata, allora con grande semplicità reciproca abbiamo deciso di lavorare insieme». Poi sulla localizzazione dell’impianto: «L’ipotesi resta la zona est di Napoli e quella nord. Certo - conclude Iervolino - a mare non li possiamo mettere. Poi se viene un terremoto e si crea un’altra area, allora ci sarebbe anche il centro di Napoli».

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