PIANO COSMARI AL VIA TRA PROCLAMI E INCOGNITE

Differenziata, non si sa dove portare l’umido

10 luglio 2008 - Michele De Leo
Fonte: Il Mattino Avellino

Parte con l'incognita umido la differenziata nel comune capoluogo. Mentre sta per prendere il via il nuovo servizio di raccolta, il Cosmari si trova a fronteggiare l'ennesima difficoltà che rischia di mettere in crisi l'intero sistema. Il problema riguarda la gestione della parte organica della raccolta differenziata. Nell'ultimo periodo, infatti, l'Asa è riuscita a trasferire presso gli impianti siciliani (uno dei due è stato chiuso, l'altro lavora a scartamento ridotto) solo una piccola parte della frazione umida prodotta nei comuni del bacino del Cosmari Av1. Con l'avvio della differenziata nel capoluogo, l'Asa avrebbe bisogno di trasferire in Sicilia almeno 150 tonnellate di organico a settimana. I quantitativi sono limitati, invece, da tempo, a circa 25 tonnellate. Per questo il sistema è già andato in crisi. Anche lo stoccaggio provvisorio alla Irm è stato ormai bloccato. Nell'impianto di Manocalzati, infatti, sono ferme oltre 500 tonnellate di umido ormai da parecchi giorni. Per questo, l'organico raccolto nella giornata di ieri, nei comuni in cui la differenziata è già realtà, è rimasto nei camion. Per tutta la giornata si è cercata una soluzione, quantomeno tampone. Soluzione che potrebbe arrivare questa mattina quando la struttura commissariale dovrebbe autorizzare, su richiesta del presidente Cosmari, Guarino, lo svuotamento della Irm ed il trasferimento dell'umido, che ormai non è più tale essendo stoccato da giorni, presso la discarica di Pustarza. A quel punto si potrebbe riprendere il ciclo con il nuovo stoccaggio presso lo stabilimento di Manocalzati, che garantirebbe un'autonomia di alcune settimane. Una soluzione che, però, imbarazza i cittadini dei numerosi comuni del bacino dell'Av1 che, da mesi, non fanno mancare il proprio impegno in tema di differenziata. E' quasi paradossale che la frazione umida, quella che da tutti viene definita la componente prioritaria da escludere dai rifiuti che finiscono in discarica, alla fine, pur attraverso un percorso ben più lungo ed articolato, finisca lo stesso in discarica. Il sistema, dunque, corre il rischio di andare in crisi proprio mentre, tra tante difficoltà, si riesce a dare il via alla raccolta differenziata nel comune di Avellino. Per questo si cerca una soluzione che non sia solo tampone e, soprattutto, non vanifichi l'impegno dei cittadini e l'importanza della raccolta differenziata. Soluzione che, però, appare tutt'altro che facile.

 

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