Discarica pronta a ottobre. Il sindaco di Marano: vogliono la nostra morte

Chiaiano, blitz all'alba dei soldati Tornano i blocchi con bus e auto

Riunione fiume di Bertolaso sul destino dei 500 dipendenti dei Cdr licenziati da Fibe: saranno riassunti fino al prossimo dicembre
11 luglio 2008 - Angelo Agrippa
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
Una lunga colonna di mezzi militari ha squarciato il silenzio dell'alba, ieri mattina, intorno alle 4,30, per presidiare la cava del poligono di Chiaiano dove sorgerà la discarica di 700 mila tonnellate.
«Sembrava di essere in guerra — hanno raccontato alcuni residenti —. I soldati, appena arrivati, hanno immediatamente recintato l'area». Centocinquanta i militari impegnati. Armati come ad Acerra: vale a dire nei due siti di interesse strategico maggiormente sottoposti a minacce. Da ieri mattina hanno steso duemilacinquecento metri di filo spinato per blindare i due accessi e la lunga strada sterrata che arriva sin giù alla grande bocca che dovrà inghiottire l'immondizia di Napoli. «Saremo pronti per ottobre— annuncia Marcello Fiori, coordinatore della struttura del sottosegretario Guido Bertolaso — . Nei prossimi giorni si procederà alla bonifica del sito, dato che presenta tracce di piombo e antimonio. Poi, si partirà con i lavori di messa in sicurezza che richiederanno un altro mese. Insomma, tra 90 giorni si potrà lavorare per lotti funzionali». La sopravvivenza di quattro famiglie gravita intorno alla vecchia struttura del poligono che, promettono da Palazzo Salerno, «saranno indennizzate». Una di esse gestisce un bar. «L'esercizio — spiega il colonnello Giulio Carletti, della VIII Brigata Garibaldi e responsabile del presidio — è rimasto aperto. Servirà per il ristoro dei nostri ragazzi. Così come abbiamo sottoscritto una convenzione con un ristorante lì vicino. Vigiliamo sui siti, ci adoperiamo per i controlli radioattivi sui carichi e sul percolato. Quindi, proteggiamo il personale che lavora. Abbiamo compiti di pubblica sicurezza, non di polizia giudiziaria. Certo, se un militare è minacciato la reazione sarà proporzionale alla minaccia subìta».
Davanti a Palazzo Salerno hanno atteso gli addetti dei Cdr licenziati da Fibe. Una delegazione di essi ha incontrato il sottosegretario Bertolaso il quale, in serata, ha poi riferito al premier Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi. È stata decisa la riassunzione dei 500 lavoratori dei Cdr fino a dicembre 2008 in attesa del passaggio di proprietà degli impianti ai nuovi enti. In mattinata i comitati di Chiaiano avevano inscenato tra piazza Municipio e via Depretis una protesta secondo le modalità dello slow walking, attraversando di continuo le strisce pedonali e provocando pesanti conseguenze sul traffico. L'attraversamento lento è tornato in serata nelle strade a ridosso di piazza Rosa dei Venti a Chiaiano. Nel pomeriggio era scoccata qualche scintilla di tensione in via Cupa dei Cani, dove un centinaio di manifestanti aveva transennato l'area per consentire lo svolgimento di un'assemblea. Un'auto di traverso e il blocco di tre bus a via Santa Maria a Cubito ha generato frizioni tra polizia e manifestanti, fortunatamente subito stemperate. L'assemblea, piuttosto rovente (era presente anche l'assessore regionale Corrado Gabriele che ha testimoniato la propria solidarietà ai cittadini) ha ribadito il no alla discarica con una protesta ferma e civile e un nuovo corteo per domani pomeriggio a Chiaiano. «Ormai appare chiaro — ha detto il sindaco di Marano Salvatore Perrotta — che la strategia in atto accomuna tutti i governi: è di affossare il territorio a nord di Napoli, con la discarica a Chiaiano, l'inceneritore a Scampìa, la riapertura di Taverna del Re a Giugliano e le mancate bonifiche a Pianura e Villaricca. Insomma, vogliono la nostra morte. Ma occorre restare uniti per avere speranza».

 

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