Differenziata, fondi dalla Regione bocciatura per Napoli e Caserta.

10 luglio 2008 - Bianca De Fazio
Fonte: Repubblica Napoli
Cinquanta milioni di euro per la raccolta differenziata e cento milioni per realizzare gli impianti per il trattamento della frazione umida. La giunta regionale della Campania apre i cordoni della borsa distribuendo soldi ai Comuni che abbiano presentato piani per la raccolta differenziata e che si siano candidati ad ospitare impianti per il compostaggio. 
Ma lascia fuori Napoli e Caserta. «I cui progetti - spiega l´assessore all´Ambiente Walter Ganapini - necessitano di revisione». Una bocciatura, che lascia Napoli senza un soldo fino a quando non ci sarà una differenziata seria. Il progetto pilota ai Colli Aminei «è ridicolo - aggiunge l´assessore - Non c´è bisogno di una sperimentazione per 20 mila abitanti che già ci risulta la facciano in buona percentuale. C´è bisogno che Napoli tutta passi alle pratiche civili e normali che ci sono in tutta Europa». Intanto i rubinetti restano chiusi. I soldi ci sono (30 milioni di euro per Napoli, Caserta ed i Comuni con meno di 30 mila abitanti), ma per il momento se li tiene la Regione. E l´assessore comunale Gennaro Mola replica: «Dispiace che Ganapini usi questi termini. Dovrebbe avere parole più misurate. Da tempo attendiamo di incontrarlo per definire gli aspetti di un impegno più complessivo del Comune e dell´Asia».
Le medie città, quelle con più di 30 mila abitanti, avranno invece dalla Regione un finanziamento di 20 milioni di euro, distribuiti in rapporto alla popolazione. «Sono 34 i Comuni i cui progetti per la differenziata corrispondono ad un livello di qualità più che sufficiente» spiega Ganapini. «E stanziamo 100 milioni - afferma il presidente Bassolino - per la creazione di impianti per il trattamento dell´umido». Ne serviranno tra i 12 ed i 15, mentre i Cdr, spiega Ganapini, «non saranno trasformati in impianti di compostaggio». Quanto alla loro cessione alle Province, «queste dovrebbero gioirne».
Intanto dopo il no per il termovalorizzatore ad Agnano - e mentre il Senato approva in via definitiva il decreto per l´emergenza rifiuti, con tanto di critiche del Pd per la norma che prevede la restituzione allo Stato da parte della Campania dei fondi spesi per l´emergenza - il sottosegretario Bertolaso ed il Comune lavorano d´intesa alla ricerca della nuova localizzazione: «Ci sono al vaglio altre ipotesi - afferma Bertolaso - tra cui l´area est e Scampìa. Lavoriamo perché si giunga, per fine luglio, ad una soluzione condivisa».
Mentre la Iervolino, cui viene imputato l´errore della scelta di Agnano, si dice pronta «a fare da capro espiatorio, tanto ho le spalle grosse». Ma «non mi sento ingannata dai tecnici. Sono io che ho fatto la scelta e non loro. Io non lo so come tira il vento su Agnano, ma non lo sanno neanche i nostri tecnici. Che ne sanno i tecnici di quello che è il giro dei venti ad Agnano?». Risposte che in parte confermano una frase di Pulli, il tecnico capo dipartimento ambiente del Comune: «Perché ho indicato Agnano? Non è questa la versione esatta dei fatti».
E la vicenda rifiuti arriva sino in Giappone, dove il presidente Berlusconi, commentando la manifestazione di piazza Navona sbotta: «Di rifiuti mi occupo solo a Napoli». Una frase che gli procura la risposta polemica del senatore Riccardo Villari: «Ci si lamenta che l´immagine di Napoli sia monopolizzata dai rifiuti e poi proprio il premier associa la città all´immondizia».

 

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