Bertolaso scettico dall’inizio la conca apparsa subito un bluff
Anche se non si piacciono, la forma è salvata dal rispetto istituzionale e dai rispettivi ruoli. Il sindaco Rosa Russo Iervolino e il sottosegretario Guido Bertolaso saranno separati solo quando a terra non ci sarà più un solo sacchetto e Napoli avrà completato il ciclo dei rifiuti. Prima non sarà possibile e toccherà a entrambi camminare insieme. Non è servito al Comune indicare Agnano come sito per il termovalorizzatore - con la certezza pressoché immediata che venisse bocciato come poi è accaduto ieri - per liberarsi dall’onere di decidere su dove installare l’inceneritore. Bertolaso su Chiaiano, dopo il dietrofront in consiglio comunale del sindaco, si assunse lui (con l’intero governo a supportarlo) l’onere di dire che nella cava di via Cupa del Cane si farà la discarica. Ora la situazione è diversa. Ieri Bertolaso non ha ceduto alla tentazione di dire: «Basta ora decido io». Anzi, si è presentato a palazzo San Giacomo e ha consegnato al sindaco il plico con lo studio che boccia Agnano. Poi ha chiesto alla Iervolino di indicargli altri siti per arrivare «a una soluzione condivisa e concertata». Insomma, tutti devono metterci le mani nella scottante faccenda dei rifiuti. Al di là della forma - dunque - la sostanza è che i nervi sono tesi e la tensione è a livelli di guardia. Trapela che Bertolaso fin dal giorno dell’indicazione di Agnano aveva intuito che quel sito era sostanzialmente un mezzo bluff. Il giorno dopo l’annuncio della Iervolino sulla scrivania del sottosegretario c’era già lo studio del professor Roberto Scandone fra i vulcanologi più famosi del paese. Un lavoro su Agnano che Bertolaso ha letto tutto d’un fiato e che si chiude con una bocciatura. Scandone è amico di vecchia data del capo della protezione civile ed è uno dei tecnici più ascoltati. Da quel giorno il sottosegretario ha atteso la perizia della commissione da lui istituita ma parallelamente ha cominciato a preparare la strategia per affrontare il cosiddetto «Piano B», ovvero il dopo Agnano. Così nasce la visita di ieri alla Iervolino e la decisione di non cedere ai nervosismi ma di tenere nella scelta del sito per il termovalorizzatore il Comune responsabilizzando l’ente. Il duello fra Bertolaso e il Comune nella settimana appena passata è proseguito su un altro fronte, quello di Asìa. Secondo il sottosegretario, di domenica l’azienda per la raccolta rifiuti lavora poco, tanto che se non cambia registro merita il commissariamento. Il sindaco, naturalmente, è di parere opposto e numeri alla mano ha dimostrato che l’Asìa è in regola. Ieri - raccontano i bene informati che al faccia a faccia fra sindaco e capo della protezione civile hanno assistito - anche di questo si è parlato. Con la Iervolino che ha difeso a spada tratta la nmunicipalizzata del Comune. E Bertolaso che avrebbe in qualche modo alleggerito il suo proposito di commissariamento. Ma il duello fra i due è solo agli inizi. Presto le strade si incroceranno nuovamente sulla collocazione del sito: Napoli est o Scampia? Bertolaso è per la prima ipotesi, il sindaco pr la seconda.lu.ro.