Carrellari, è protesta nei condomini

9 luglio 2008
Fonte: Il Mattino Avellino

Le certezze del sindaco e del presidente Guarino non trovano riscontro sul campo, per strada, tra la gente che dovrà, da domani, mettere in pratica le indicazione del progetto del nuovo servizio di raccolta. Non mancano proteste e polemiche, soprattutto per la questione carrellati. Ma tanti cittadini sottolineano anche la scarsità del servizio di informazione. «Domani parte la raccolta differenziata? - è stupita la signora Genoveffa Cerullo -. Io ho ritirato i bidoncini in un gazebo ma non ho ricevuto alcuna brochure o materiale informativo. Come può partire la differenziata se la gente non sa neanche come e quando conferire le varie tipologie di rifiuti»?. In molti si dicono convinti che la differenziata sia un progetto destinato a partire chissà quando. «Ci hanno consegnato i carrellati - spiega il portiere di un palazzo - Li abbiamo posti in deposito. Quando sarà il momento di utilizzarli ci chiederemo dove posizionarli». Proprio quella dei carrellati resta la questione più spinosa. Ai cittadini non va proprio giù di tenere questi cassonetti per il deposito di umido e secco all'interno dei portoni. «È una questione antigienica - evidenzia il signor Annibale Brindisi - oltre che fastidiosa per noi condomini». «Tenere i carrellati nei portoni - gli fa eco Marco Capone - non mi pare una soluzione corretta. Anzi, sembra quasi una forzatura. Pare che i bidoni possano essere oggetto di furto e danneggiamento. Invece, bisogna partire dal presupposto che c'è bisogno di senso di responsabilità da parte di tutti». Quale soluzione adottare allora? «Li mettessero per strada - propone Ciro Serino -. Tutti ermeticamente chiusi e fissati, magari con delle catene. Di certo non possiamo tenerli nei portoni». «Facciamo come Bologna - aggiunge Enzo Carulli -. Cassonetti per strada e tessera magnetica con codice identificativo per ciascuna famiglia». Non è soltanto la presenza ingombrante dei carrellati, «vede, occupano tutto il poco spazio che abbiamo dietro al portone» dice una agguerrita signora. «Nel nostro condominio - continua Enzo Carulli - ci sono molte persone anziane. A chi spetterà il compito di tirarli fuori per la raccolta? E come fare per limitare i conferimenti solo a determinati orari? Si rischia di trasformare i portoni dei palazzi in tante piccole discariche. All'esterno, invece, i carrellati diventano preda dei vandali come già accaduto a diversi palazzi della zona». «A chi tocca lavarli? - si chiede la signora Gioconda Piga -. Vogliono far gravare tutto il peso sulle spalle dei cittadini». I problemi, dunque, sono tanti. «Nel mio condominio - evidenzia Mauro Spagnuolo - abbiamo due scale e, per questo, ci hanno consegnato sei carrellati. Abbiamo pensato di metterli all'esterno, ma c'è un negozio di alimentari. Riuniremo il condominio per prendere una decisione. Tanto non è impellente trovare una soluzione». In tanti condomini della città la questione carrellati non è ancora stata affrontata. «Dite davvero che parte il 10? - chiede ancora la signora Genoveffa Cerullo -. Ma di quale mese»?

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