Inchiesta chiusa per Fibe e Fisia verso il giudizio
Inchiesta «Rompiballe»: dopo le persone tocca ora alle società. Impregilo ha reso noto che le proprie controllate Fisia Italimpianti, Fibe e Fibe Campania hanno ricevuto ieri la notifica di un avviso di conclusione delle indagini per responsabilità amministrativa nell’ambito dell’inchiesta dello scorso maggio condotta dalla Procura di Napoli e relativa alla gestione del ciclo di smaltimento dei rifiuti in Campania. «FisiaItalimpianti, Fibe e Fibe Campania - si legge in una nota - sono certe di poter dimostrare la piena legittimità del loro operato, avendo sempre agito nell’interesse comune al fine di fronteggiare la grave emergenza rifiuti. Le società ribadiscono ancora una volta che durante la gestione transitoria degli impianti imposta dalla legge hanno agito sotto le direttive e il coordinamento dei diversi Commissari che si sono succeduti e che hanno ripetutamente richiesto e sollecitato di essere liberate dalla prosecuzione del servizio, fino a ricorrere al giudice amministrativo». Le società ricordano anche che il decreto legge numero 107 del 17 giugno 2008, attualmente in fase di conversione, ha stabilito «il subentro delle Province della Campania nella titolarità degli impianti di selezione e trattamento dei rifiuti e nella gestione del servizio, confermando altresì l’obbligo per le ex affidatarie di completare la realizzazione del termovalorizzatore di Acerra ad oggi costruito esclusivamente con risorse finanziarie proprie e con un avanzamento dei lavori pari ad oltre il 90 per cento». Nei giorni scorsi i carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico») avevano notificato a 31 persone indagate con accuse che vanno dalla truffa al falso ideologico altrettanti avvisi di conclusione delle indagini.