Ecco le cifre che accusano così i rifiuti restano a terra

Di domenica scaricate 2000 tonnellate in meno. Dossier al Senato
3 luglio 2008 - Salvo Sapio
Fonte: Il Mattino

Sheda ASIA Weekend di metà giugno, in strada a Napoli ci sono circa tremila tonnellate di rifiuti non raccolti (dato riferito al 13). Il giorno dopo (sabato 14) il sottosegretariato assegna all’Asìa la possibilità di sversare 2500 tonnellate ma i mezzi dell’azienda comunale ne sversano circa quattrocento in meno. Domenica 15 stessa situazione: assegnate 2100 tonnellate, sversate 1752. In due giorni non sono state conferite 800 tonnellate a fronte delle tremila che erano in strada e della produzione giornaliera che è di circa 1400 tonnellate. La settimana successiva, evidentemente, gli uffici di Bertolaso decidono di ridurre la disponibilità. In strada i rifiuti sono di meno (circa 500 tonnellate) e la possibilità di conferire in totale 3100 tonnellate tra sabato e domenica. Asìa, però, ne sversa 2500, seicento in meno. Ultimo fine settimana di giugno, quello per intenderci che ha fatto infuriare Berlusconi. In strada circa 500 tonnellate, il sottosegretariato comunica che tra sabato 28 e domenica 29 c’è spazio nelle discariche per 3500 tonnellate. Asìa ne conferisce 2400, millecento in meno. Situazione rimarcata dal dato di Sant’Angelo Trimonte dove erano attese duemila tonnellate e ne sono state conferite 1100. Calcolatrice alla mano in tre weekend l’azienda comunale ha sversato, secondo i dati del sottosegretariato circa novemila tonnellate (8.800) a fronte di una possibilità di conferimento di 11.200 tonnellate. Duemilaquattrocento tonnellate di immondizia sono rimaste sui camion, altrettante non sono state raccolte dalla strada e sversate. Come in una partita di ping pong alla schiacciata delle cifre che accusano, risponde la ribattuta del dossier Asìa, destinato alla commissione ambiente del Senato e inviato ieri pomeriggio. Una replica a chi vorrebbe commissariare l’azienda comunale. «È vero che sversiamo meno di quanto ci viene assegnato - spiegano dalla direzione generale - ma ci sono oggettivi problemi all’ingresso dei siti. Molti nostri mezzi vengono rimandati indietro per motivi anche marginali. In un carico viene segnalata la presenza di uno pneumatico, in un altro un portellone rotto. E così vengono mandati indietro carichi da 20 tonnellate ognuno». Punto due: cosa è successo domenica 29? «Ci sono stati - argomenta Asìa - problemi con i nostri fornitori. Alcuni loro autisti sono stati in coda per ore per essere poi respinti. Una situazione di esasperazione che ha creato dei disservizi. Ne abbiamo chiesto conto». E se i disservizi dovessero ripetersi? «Chiederemo a Bertolaso l’aiuto per intervenire oltre i nostri poteri» aggiunge l’assessore comunale Gennaro Mola. Guerra di cifre anche sull’organico Asìa. «Non corrisponde al vero che Asìa impiega 6000 lavoratori - scrive l’amministratore delegato - al 30 giugno sono 2088». «A cui però - rilancia il sottosegretariato - vanno aggiunti 460 dipendenti di ditte esterni e ben 5000 contratti interinali all’anno». Ma quanti lavorano di domenica? «I lavoratori addetti al servizio domenicale - conclude Asìa - sono mediamente 850 divisi su due turni, mentre per il resto della settimana sono circa 1400. Ma resta invariato il rapporto tra tonnellate e forza lavoro». Una scelta dettata dai costi maggiori del lavoro domenicale. Per questo Asìa ricorre a fornitori esterni per completare il servizio.

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