Bassolino, processo rinviato al 24 settembre
Nuove notifiche da fare, si avvicina il rischio prescrizione
8 luglio 2008 - Titti Beneduce
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
Ancora una lunga pausa nel processo che vede imputati tra gli altri Antonio Bassolino e gli ex vertici dell'Impregilo per i presunti illeciti nella gestione dei rifiuti in Campania.
La prossima udienza, infatti, è stata fissata per il 24 settembre dopo che quella di ieri era stata in gran parte dedicata a vicende tecniche: l'esame delle istanze di autorizzazione alla citazione del responsabile civile delle società coinvolte nell'inchiesta e del commissariato per l'emergenza rifiuti. Dopo più di tre ore di camera di consiglio, le istanze sono state tutte respinte tranne due, quelle dei Comuni di Santa Maria a Vico e Marcianise. Un cavillo ha fatto la differenza: si tratta degli unici Comuni che, nelle delibere con le quali si dava mandato ai legali di costituirsi nel processo, avevano indicato espressamente la citazione della figura del responsabile civile chiamato a liquidare i danni in caso di condanna. I responsabili civili sono stati indicati dal Tribunale nelle società Impregilo, Fibe, Fibe Campania, Gestione Napoli, Fisia e nel commissariato straordinario di governo. Il rinvio a settembre è dovuto alla necessità di eseguire le nuove notifiche e conferma i timori di quanti temono la prescrizione per una parte dei reati contestati. Resta un'incognita anche la decisione che assumerà il presidente del collegio, Giovanni Fragola Rabuano, già proposto dalla quinta commissione del Csm per la presidenza del Tribunale di Nola. Rabuano potrebbe lasciare il processo: in tal caso il dibattimento sarebbe azzerato. Oppure potrebbe chiedere di portarlo a termine, ma un'applicazione così lunga appare improbabile.
Intanto sono stati notificati tutti i 31 avvisi di chiusura indagini per la seconda inchiesta sull'illecito smaltimento dei rifiuti, quella che vede coinvolto anche il prefetto di Napoli, Alessandro Pansa. I pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo sono orientati a chiedere il rinvio a giudizio in tempo utile per evitare la decadenza delle misure cautelari per la decorrenza dei termini, che scadono il 27 agosto. Anche in questo caso, dunque, è lotta contro il tempo. In serata Impregilo ha diffuso una nota nella quale si legge che «Fisia Italimpianti, Fibe e Fibe Campania ribadiscono che durante la gestione transitoria degli impianti imposta dalla legge hanno agito sotto le direttive e il coordinamento dei diversi commissari succedutisi»
La prossima udienza, infatti, è stata fissata per il 24 settembre dopo che quella di ieri era stata in gran parte dedicata a vicende tecniche: l'esame delle istanze di autorizzazione alla citazione del responsabile civile delle società coinvolte nell'inchiesta e del commissariato per l'emergenza rifiuti. Dopo più di tre ore di camera di consiglio, le istanze sono state tutte respinte tranne due, quelle dei Comuni di Santa Maria a Vico e Marcianise. Un cavillo ha fatto la differenza: si tratta degli unici Comuni che, nelle delibere con le quali si dava mandato ai legali di costituirsi nel processo, avevano indicato espressamente la citazione della figura del responsabile civile chiamato a liquidare i danni in caso di condanna. I responsabili civili sono stati indicati dal Tribunale nelle società Impregilo, Fibe, Fibe Campania, Gestione Napoli, Fisia e nel commissariato straordinario di governo. Il rinvio a settembre è dovuto alla necessità di eseguire le nuove notifiche e conferma i timori di quanti temono la prescrizione per una parte dei reati contestati. Resta un'incognita anche la decisione che assumerà il presidente del collegio, Giovanni Fragola Rabuano, già proposto dalla quinta commissione del Csm per la presidenza del Tribunale di Nola. Rabuano potrebbe lasciare il processo: in tal caso il dibattimento sarebbe azzerato. Oppure potrebbe chiedere di portarlo a termine, ma un'applicazione così lunga appare improbabile.
Intanto sono stati notificati tutti i 31 avvisi di chiusura indagini per la seconda inchiesta sull'illecito smaltimento dei rifiuti, quella che vede coinvolto anche il prefetto di Napoli, Alessandro Pansa. I pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo sono orientati a chiedere il rinvio a giudizio in tempo utile per evitare la decadenza delle misure cautelari per la decorrenza dei termini, che scadono il 27 agosto. Anche in questo caso, dunque, è lotta contro il tempo. In serata Impregilo ha diffuso una nota nella quale si legge che «Fisia Italimpianti, Fibe e Fibe Campania ribadiscono che durante la gestione transitoria degli impianti imposta dalla legge hanno agito sotto le direttive e il coordinamento dei diversi commissari succedutisi»