Vertice a Roma. Bertolaso pronto a recepire proposte

Province contro Regione: non vogliamo gestire i Cdr

Il sottosegretario all'emergenza convoca a Roma i presidenti delle province e l'assessore Ganapini
8 luglio 2008 - Angelo Agrippa
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
No al combinato disposto rappresentato dalla legge regionale dell'aprile scorso e dal decreto legge sull'emergenza rifiuti con cui viene sancito che le Province subentrano nella gestione degli impianti di trattamento rifiuti, gli ex Cdr. 
Ieri, il sottosegretario Guido Bertolaso ha convocato a Roma i presidenti delle Province campane, l'assessore regionale all'Ambiente, Walter Ganapini, e il capo della segreteria del presidente Antonio Bassolino, Gianfranco Nappi. «Abbiamo rimarcato — ha detto Angelo Villani, presidente della Provincia di Salerno — come l'atteggiamento giusto dovrà essere quello di attrezzarci per produrre una strategia complessiva e non far fronte alle esigenze di turno. Non si può correre, di volta in volta, incontro alle emergenze che vengono fuori. Oggi sono i Cdr. Domani saranno i consorzi di bacino. Le Province sono enti di programmazione, non di gestione. Si abbia il coraggio di aprirsi al mercato, solo così riusciremo a garantire efficienza. Quell'efficienza che quattordici anni di commissariamento non sono riusciti ad assicurare».
L'assessore regionale Ganapini, invece, ha criticato l'atteggiamento di chiusura opposto dai rappresentanti delle amministrazioni provinciali, invocando collaborazione e risolutezza; in particolare per evitare che possano essere esposti ad evidente rischio occupazionale i dipendenti dei Cdr e, per il futuro, quelli dei consorzi di bonifica. Gianfranco Nappi, coordinatore della segreteria di Bassolino, ha perfino paventato l'ipotesi di un'agenzia regionale per la gestione degli impianti. «Il problema — ha replicato Villani — non è la collaborazione. Anzi, da parte nostra abbiamo confermato tutta la nostra disponibilità. Il nodo vero, ripeto, è il metodo che si vuole seguire. Non si può preferire la tattica alla strategia». Il presidente di Caserta, Sandro de Franciscis, domenica scorsa, sul Corriere del Mezzogiorno, aveva annunciato di voler rinviare al mittente il verbale di consegna degli impianti di selezione e trattamento dei rifiuti: «Ci sono — aveva detto — troppi crampi logici che vanno sanati: le Province, secondo il decreto governativo e la legge regionale di aprile, diventeranno soggetti controllori e controllati, poiché oltre al controllo del territorio dovremo gestire anche gli impianti. Non solo: tutto questo peserà sulle tasche dei cittadini: la legge regionale indica chiaramente che le Province, sentiti i Comuni, applicheranno le nuove tariffe». Bertolaso, alla fine, ha invitato i rappresentanti delle amministrazioni provinciali a presentare proposte migliorative, magari in grado di preparare correzioni legislative. Stamane, vi sarà una nuova riunione tecnica a Napoli. Poi, domani, i presidenti delle Province campane torneranno a riunirsi per giungere presto a una soluzione. Tra l'altro, la lettera di Bertolaso inviata nei giorni scorsi contemplava come scadenza il termine del 2 luglio scorso per la nomina del responsabile del procedimento incaricato della presa di consegna degli impianti di Cdr. Ed è trascosa già una settimana.
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