Rifiuti, anche la truffa per Pansa si aggrava la posizione del prefetto
6 luglio 2008 - Conchita Sannino
Fonte: Repubblica Napoli
Terza accusa, la più grave: truffa. Si complica la posizione del prefetto Alessandro Pansa, dopo la chiusura delle indagini sulla più recente gestione della crisi rifiuti in Campania.
Dopo l´exploit dello scorso 27 maggio, che con il blitz denominato "Rompiballe" ha coinvolto 25 persone, tra cui l´alto dirigente Marta Di Gennaro, ex braccio destro dell´allora commissario Bertolaso, emergono nuovi dettagli sull´istruttoria appena chiusa dalla Procura di Napoli a carico di 29 indagati, con l´atto che prelude ad una probabile richiesta di rinvio a giudizio. Sotto inchiesta resta anche il prefetto Alessandro Pansa, in qualità di ex commissario ai rifiuti: a cui si contestano non solo le ipotesi di abuso d´ufficio e falso, ma anche la truffa ai danni dello Stato.
A modificare il quadro accusatorio, sarebbe stata la lettura incrociata di alcuni atti e anche alcuni interrogatori. Una notizia cui fa da contrappunto l´amarezza e la sorpresa di Pansa. Ufficialmente, c´è solo silenzio e rispetto per il lavoro dei magistrati. Ma chi gli è vicino parla anche di un «profondo dispiacere» e di «irritazione» per una vicenda che, come sostengono i suoi legali, hanno sempre visto il prefetto «difendere unicamente gli interessi dello Stato». Sono 17 pagine quelle che costano a Pansa le contestazioni dei pm Noviello e Sirleo. È la bozza di accordo tra lo Stato e l´amministratore delegato di Fibe, Massimo Malvagna, che si concentra sul "dare" e "avere" del gruppo Impregilo, sugli obblighi da rispettare e sulle spettanze da incassare. Quell´atto, già secondo il gip, procura a Fibe «un ingiusto vantaggio patrimoniale, effettivamente raggiunto, attraverso la sottoscrizione dell´accordo». È probabile che il prefetto Pansa, già atteso al Viminale tra domani e martedì per una rituale riunione sulla questione rom, possa affrontare il nodo "rifiuti" con il ministro dell´Interno Maroni.
Si apre in un clima più difficile, dunque, la settimana che segna appuntamenti essenziali sia sulla localizzazione di Agnano per l´inceneritore, sia per il via operativo alla bonifica-cantiere di Chiaiano. Intanto da tre giorni continuano a bruciare le ecoballe stoccate nell´area di "Lo Spisso" a Villa Literno: l´incendio tocca un impianto che è sotto sequestro, ma troppo vicino al sito di Taverna del Re (appena riaperto, in parte) per non suscitare domande sul legame tra il rogo e le tensioni innescate dalla recente decisione del sottosegretario Bertolaso. Intanto partiranno martedì i primi "camion" carichi di immondizia - 600 complessive tonnellate al giorno - per i termovalorizzatori di Brescia e Milano.
A modificare il quadro accusatorio, sarebbe stata la lettura incrociata di alcuni atti e anche alcuni interrogatori. Una notizia cui fa da contrappunto l´amarezza e la sorpresa di Pansa. Ufficialmente, c´è solo silenzio e rispetto per il lavoro dei magistrati. Ma chi gli è vicino parla anche di un «profondo dispiacere» e di «irritazione» per una vicenda che, come sostengono i suoi legali, hanno sempre visto il prefetto «difendere unicamente gli interessi dello Stato». Sono 17 pagine quelle che costano a Pansa le contestazioni dei pm Noviello e Sirleo. È la bozza di accordo tra lo Stato e l´amministratore delegato di Fibe, Massimo Malvagna, che si concentra sul "dare" e "avere" del gruppo Impregilo, sugli obblighi da rispettare e sulle spettanze da incassare. Quell´atto, già secondo il gip, procura a Fibe «un ingiusto vantaggio patrimoniale, effettivamente raggiunto, attraverso la sottoscrizione dell´accordo». È probabile che il prefetto Pansa, già atteso al Viminale tra domani e martedì per una rituale riunione sulla questione rom, possa affrontare il nodo "rifiuti" con il ministro dell´Interno Maroni.
Si apre in un clima più difficile, dunque, la settimana che segna appuntamenti essenziali sia sulla localizzazione di Agnano per l´inceneritore, sia per il via operativo alla bonifica-cantiere di Chiaiano. Intanto da tre giorni continuano a bruciare le ecoballe stoccate nell´area di "Lo Spisso" a Villa Literno: l´incendio tocca un impianto che è sotto sequestro, ma troppo vicino al sito di Taverna del Re (appena riaperto, in parte) per non suscitare domande sul legame tra il rogo e le tensioni innescate dalla recente decisione del sottosegretario Bertolaso. Intanto partiranno martedì i primi "camion" carichi di immondizia - 600 complessive tonnellate al giorno - per i termovalorizzatori di Brescia e Milano.