LE INIZIATIVE PER EVITARE LA REALIZZAZIONE DELLA DISCARICA

I sindaci del Formicoso sperano in un aiuto da Bruxelles

6 luglio 2008 - Michele de Leo
Fonte: Il Mattino Avellino

Corteo di manifestanti per Pustarza Vallata. L'attenzione si sposta sul Formicoso. Dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha cancellato gran parte delle residue speranze di amministratori e cittadini della Valle del Cervaro, l'Irpinia prova a evitare la doppia discarica. In prima linea nella battaglia gli amministratori dell'area del Formicoso, individuata per la realizzazione di uno sversatoio in località "Pero Spaccone" di Andretta. La speranza di evitare quello che appare un destino già segnato cammina su tre fronti. Il primo è quello politico - istituzionale, con la discussione della proposta del Senatore Enzo De Luca di utilizzare le cave dismesse. «De Luca - evidenzia il sindaco di Vallata Carmine Casarella - sta dimostrando con i fatti il suo impegno. La sua proposta potrebbe contribuire alla salvaguardia del Formicoso e di altre aree che verrebbero non poco danneggiate dalla realizzazione di una discarica». Il primo cittadino di Vallata auspica un impegno fattivo dell'intera classe parlamentare eletta in Irpinia. «In questo senso - continua - parlando fuori dagli schemi politici, non posso non mostrare apprezzamento per l'impegno dell'onorevole Iannaccone». Anche il sindaco di Andretta Tonino Caruso confida molto nell'ipotesi di utilizzare le cave dismesse. «Sono fiducioso - sottolinea - perché la discussione ha trovato d'accordo tutte le forze politiche, alla presenza del sottosegretario Bertolaso». Il secondo fronte di speranza riguarda l'intervento della commissione europea, cui il sindaco di Andretta si è rivolto, in gran segreto, nelle scorse settimane. «Abbiamo avuto un incontro - spiega - con il commissario all'ambiente Dimas Stavros ed il responsabile del settore rifiuti Dimitri Giotakos, ai quali abbiamo illustrato le rimostranze ed i motivi del nostro "No" all'ipotesi Pero Spaccone. Entrambi sono apparsi molto attenti ed interessati alla questione. Per questo, ci aspettiamo che, nel dare indicazioni al Governo Italiano, tengano conto del confronto tenutosi a Bruxelles». In ultima analisi, non è da escludere l'ipotesi della battaglia legale e della mobilitazione popolare. Per questo, gli amministratori stanno predisponendo un voluminoso fascicolo con tutte le obiezioni mosse rispetto alla scelta effettuata dal Governo, «arrivata - aggiunge Caruso -, è il caso di dirlo, dietro sollecitazioni e pressioni continue di Ortolani e Dei Medici». A riguardo, nelle prossime settimane verranno organizzate anche una serie di iniziative per sensibilizzare la cittadinanza a non abbassare la guardia e «farsi trovare pronta nel caso la situazione dovesse volgere al peggio».

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