Discarica abusiva a Caserta sotto accusa i Benetton
Anche la famiglia Benetton sotto accusa per aver gestito una discarica illegale in Campania. L’inchiesta, secondo quanto rivela l’Espresso, è stata condotta dal pm Francesca De Renzis di Santa Maria Capua Vetere, che a conclusione delle indagini preliminari ha iscritto Andrea Benetton, figlio di Carlo e nipote di Gilberto e Luciano, nel registro degli indagati. Secondo l’accusa, con altri tre dirigenti dell’azienda «Cirio Agricola», Andrea Benetton avrebbe messo in piedi un'attività non autorizzata per gestire lo smaltimento di rifiuti nell'area del vecchio impianto Cirio di Piana di Monte Verna, vicino Caserta. Qui è stata infatti trovata una discarica in cui veniva sversato eternit, batterie, pneumatici, oli esausti, provette di sangue, e altri rifiuti speciali. Sarebbe stato trovato anche un feto di vitello. Andrea Benetton, amministratore unico dell'azienda proprietaria dell'area di 60 mila metri quadri dissequestrata solo pochi giorni fa, rischia fino a tre anni. «Dalla Procura e da Ponzano Veneto, quartier generale degli imprenditori veneti - scrive l’Espresso - non trapela nulla. Ma l'irritazione dei Benetton, dicono fonti vicino alla famiglia, è enorme. Gli inquirenti ipotizzano l'uso sistematico del sito come discarica abusiva. Per gli imputati i rifiuti sarebbero solo materiali veterinari e attrezzature di vecchi capannoni dismessi in cui si produceva latte». I rifiuti sarebbero stati «ereditati» dopo aver comprato Cirio Agricola dall'amministrazione controllata. L’asta ministeriale - continua l’Espresso - si basò anche su un piano industriale che prevedeva la bonifica ambientale. I magistrati hanno deciso, dopo le indagini della Guardia di Finanza di Caserta, di contestare il reato più grave e non applicare la norma, più blanda, che punisce chi abbandona rifiuti di sua proprietà.