PREOCCUPAZIONE PER I DIPENDENTI DI PIANODARDINE

Gestione del Cdr, il Cosmari pronto a farsi avanti

4 luglio 2008 - Vittorio Moccia

Cdr, scoppia la rivolta dei lavoratori. In un clima di grande incertezza sul futuro degli impianti, i dipendenti non vogliono fare la parte dell'agnello sacrificale. Chiedono precise garanzie. E le prime risposte non tardano ad arrivare. Si è tenuto nella mattinata di ieri un nuovo incontro tra la struttura commissariale e le organizzazioni di categoria. Sul tavolo anche un'ordinanza, sottoscritta da Bertolaso lo scorso 19 giugno ma resa pubblica solo nelle ultime ore, attraverso la quale, nelle more delle procedure di gestione degli impianti Cdr, si ordinava alle amministrazioni provinciali l'assunzione delle maestranze a tempo determinato. Una indicazione specifica, che da Napoli hanno spiegato con la provvisorietà della gestione provinciale, in attesa della gara con il trasferimento degli impianti ad altre società, cui sarebbero stati trasferiti anche i lavoratori. Ma i sindacati hanno chiesto certezze, con l'assunzione immediata a tempo indeterminato delle oltre 500 maestranze, 53 delle quali impegnate al Cdr di Pianodardine. Resta, comunque, un clima di assoluta incertezza sul futuro degli impianti e le prospettive occupazionali delle maestranze. «Sarebbe auspicabile - evidenzia Michele Caso della Cisl - un immediato affidamento in gestione dell'impianto Cdr a società del settore già esistenti, Cosmari o Asa, che potrebbero prendersi in carico anche i lavoratori». In questo senso, si registra un'indiscrezione che potrebbe aprire nuovi scenari nel futuro panorama della gestione rifiuti a livello provinciale. Dopo l'affidamento dell'impianto Cdr di Pianodardine alla Provincia (il prossimo 7 luglio), non è da escludere, infatti, l'avvio di una discussione per la cessione della gestione della struttura al Cosmari Av1. Un'ipotesi che da più parti viene giudicata fattibile. Con tempi non necessariamente lunghissimi. mi.dl.

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