Differenziata "porta a porta" la raccolta tra caos e proteste

4 luglio 2008 - Cristina Zagaria
Fonte: Repubblica Napoli
Caos, incertezze e proteste. Parte a rilento, con grandi difficoltà e a macchia di leopardo la raccolta "porta a porta" ai Colli Aminei. Tra i residenti c´è tanta voglia di collaborare, ma non tutti hanno ancora ricevuto il kit, mancano i bidoni per la raccolta della plastica e, soprattutto molti condomini e negozianti, in un tempo record, hanno già sistemato i contenitori colorati (che dovrebbero rimanere in androni e cortili) per strada, alcuni addirittura legati con catenacci e lucchetti. 
È partita lunedì ai Colli Aminei, la nuova campagna per la raccolta differenziata a Napoli, che coinvolge 18.817 abitanti. Ma «è un casino», dice alzando gli occhi al cielo Alberto Scorza, che, ormai, sa a memoria il vademecum distribuito dal Comune, ma ancora non ha capito cosa deve fare. Ore 12, Alberto Scorza, con il fratello Salvatore, gestisce il "Bar Mario", in viale Colli Aminei 120, ed è appena stato redarguito da un operatore Enerambiente perché ha buttato le carte dei gelati insieme con la posa del caffè. «Sul libretto c´è scritto che posso farlo», protesta il barista. Gaetano, operatore di Enerambiente specializzata nella raccolta dei rifiuti organici, dalle otto del mattino al lavoro nel quartiere ammette: «Praticamente raccogliamo i sacchetti dai bidoncini e li buttiamo nei bidoni vecchi, perché la gente non utilizza i sacchetti biodegradabili che abbiamo consegnato. E non possiamo mandare la plastica a concimare i nostri terreni, così come non si deve confondere il caffè con la carta dei gelati». Gaetano parla di «grande ottusità». Interviene Vincenzo Millone, 65 anni, residente della zona: «All´inizio c´è sempre molta confusione, perciò, magari chi è più esperto deve aiutare gli altri. Soprattutto gli anziani hanno bisogno di pazienza e spiegazioni».
Al numero 7 di via Cupa Imparato, la signora Maria Delsanto, 80 anni, si lamenta: «Io non ci capisco niente, spero che mio figlio mi aiuti» e la sua vicina, Tiziana Santomauro, rincara la dose: «Non ci sono spiegazioni, le buste delle patatine, la bomboletta dell´appretto, i pannolini dove li butto? Chi me lo spiega?». Poco più avanti, in via Saverio Gatto 21, i bidoni per la differenziata non sono arrivati. «Abbiamo avuto solo una lettera di avviso» dice Anna Ponti e un vicino, Luciano Langella: «Noi abbiamo fatto esperienza con mia figlia, che vive nelle Marche, sappiamo come funziona, ma qui non è arrivato niente».
E dove i kit e i raccoglitori sono arrivati la gestione avviene in un clima di panico generale. «I condomini sono diligenti - dice Camillo Rumolo, portiere al civico 85 di via Pietravalle - Ma ci sono già le prime lamentele per il ritiro dei rifiuti organici, tre volte alla settimana è poco, con questo caldo la puzza è insopportabile». Tiziana, al banco del "Salumiere" in via Colli Aminei e un´altra negoziante, Rosa, protestano: «Ci hanno murate dietro i bidoni, 14 bidoncini in fila davanti alle nostre vetrine, con i rifiuti organici che puzzano e i bidoni già sporchi. La gente è impreparata, butta l´immondizia a tutte le ore. E poi manca la raccolta della plastica, così c´è chi abbandona le bottiglie per terra e il marciapiede sta diventando una discarica». In molti hanno problemi di spazio. «Sono sincero il bidone con i rifiuti organici la sera non lo metto nel negozio - dice Luigi Cantone, della salumeria al 118 di viale Colli Aminei - è antigienico e non ho spazio». Stesso problema per il bar accanto. E i condomini del civico 112, i raccoglitori per la differenziata li hanno messi per strada e legati alle ringhiere del cortile con catene e catenacci, creando non pochi problemi per la raccolta. «L´androne del palazzo è troppo stretto - spiega un condomino, Giuseppe Romano - ci sono disabili che con la carrozzina non passavano. Magari ora daremo le chiavi dei lucchetti all´Asìa, ma i bidoni dentro non possono tornare». Problemi analoghi al civico 110, Ciro Aragosta e sua moglie Maria, abitano a pian terreno e hanno i bidoni davanti alla porta: «Devono trovare un´altra soluzione, non c´è spazio».
Insomma, a pochi giorni dal via al progetto pilota per la differenziata è già caos. Anche se ci sono diverse squadre di Asìa che girano per i Colli Aminei. «Anche noi vogliamo capire i problemi per aggiornare il servizio» dice uno dei capo squadra Asìa, Elio Federico. E, un collega, Antonio Mascia: «I problemi sono tanti, ma noi siamo qui e per fare la differenziata, facciamo il doppio turno, 13 ore al giorno: altro che mare».
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