Processo a Bassolino, c'è un nuovo ostacolo: va via un altro giudice

3 luglio 2008 - Titti Beneduce
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
Se fosse un gioco, il processo Bassolino sarebbe il gioco dell'oca: a ogni giro c'è il rischio di tornare alla casella iniziale. Ieri seconda udienza e, come previsto, cambio di collegio.
Ma il presidente, Giovanni Fragola Rabuano, è già stato designato dalla quinta commissione del Csm nuovo presidente del tribunale di Nola, incarico attualmente ricoperto da Raffaele Motti.
Se il plenum ratificherà la nomina, Rabuano si insedierà a palazzo Orsini il prossimo autunno e, a quel punto, bisognerà azzerare e ripetere il dibattimento. Un'altra possibilità è che Rabuano decida di raggiungere Napoli una o due volte a settimana per celebrare comunque il processo sulla gestione dei rifiuti in Campania, affiancato da Giuseppe Sassone e Maria Amalia Scaramella. Il futuro del dibattimento si conferma in ogni caso pieno di incognite, mentre il fantasma della prescrizione si agita sempre più forte preoccupando i pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo.
Anche la seconda udienza si è svolta in condizioni di notevole disagio: l'aula, la 220, era insufficiente per accogliere tutti gli avvocati presenti e ovviamente non era dotata di aria condizionata. L'avvocato Giuseppe Fusco, che assieme al collega Massimo Krogh assiste Bassolino, aveva chiesto addirittura il rinvio, non risparmiando una frecciatina ad Alemi: «Tenere udienza in quest'aula è poco dignitoso per tutti. Il presidente del tribunale, così attento all'articolo 111 della Costituzione, sia attento anche alle esigenze degli avvocati e garantisca una minima decenza istituzionale».
Nel corso dell'udienza è stato ufficializzato tra le polemiche il cambio di collegio. Del collegio C, infatti, al posto di Alfredo Guardiano entrerà a fare parte il gip Francesco Todisco, che ha già avuto un ruolo nella vicenda e dunque non può giudicare gli imputati. Il fatto è che fino a ieri Todisco svolgeva ancora funzioni di gip e Guardiano era ancora in udienza: alcuni avvocati del collegio di difesa (Stefano Montone, Michele Cerabona e Alfonso Stile) sono dunque intervenuti per opporsi all'assegnazione del processo a un diverso collegio, sostenendo che in tal modo «si sarebbero sottratti gli imputati al giudice naturale che deve essere precostituito per legge». Per i penalisti ciò avrebbe determinato anche la violazione di alcuni principi costituzionali come il giusto processo. «La difesa di Bassolino non si associa e nulla osserva», ha tenuto a precisare Fusco. La richiesta degli avvocati è stata respinta e si è passato alla costituzione delle parti civili.
L'elenco è lunghissimo e vede, oltre a numerosi Comuni della Campania, associazioni ambientaliste, Coldiretti, operatori turistici di Ischia, privati cittadini e persino alcuni venditori ambulanti che a causa dell'emergenza rifiuti non hanno potuto svolgere la loro attività.
Un gruppo di legali (Raffaele Costanzo, Carla Della Cioppa, Clemente Enselmi, Vincenzo Guida, Luigi Iannettone, Alfonso Quarto, Pasquale Vigliotti, Michele Di Fraia e Mario Mancazzo) hanno presentato un'istanza di autorizzazione alla citazione del responsabile civile delle società Impregilo, Fibe, Fibe Campania, Fisia, Gestione Napoli nonché del commissariato per l'emergenza rifiuti. La prossima udienza è stata fissata per lunedì prossimo.
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