Il Senato: via libera a Valle della Masseria. Ma Serre insorge

3 luglio 2008 - Stefania Marino
Fonte: Corriere del mezzogiorno
Discarica a Valle della Masseria per risolvere l'emergenza rifiuti in Campania. E' la decisione presa ieri in Commissione Ambiente del Senato. L'ordine del giorno approvato all'unanimità invita il governo Berlusconi a «utilizzare le cave dismesse o abbandonate già in possesso del demanio, con priorità per il sito di Valle della Masseria, a Serre». 
La proposta è stata presentata in seguito alle dichiarazioni del sottosegretario ai rifiuti Guido Bertolaso. «Le notizie che ci ha fornito — ha detto il presidente della commissione Antonio D'Ali — ci hanno spinto a varare l'ordine del giorno. Ora auspichiamo che il governo ne tenga conto». D'Alì aggiunge inoltre che «il sito di Valle della Masseria è assolutamente idoneo e capiente per affrontare l'emergenza ».
Bertolaso ha spiegato alla commissione che se l'anno scorso fosse stato scelto il sito di Valle della Masseria al posto di Macchia Soprana oggi la situazione rifiuti sarebbe stata diversa. Palese e chiaro il riferimento alla querelle con l'allora ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. Il sindaco di Serre, Palmiro Cornetta, alla notizia della scelta della cava di Valle della Masseria cade dalle nuvole. «Non ne so nulla — commenta— solo ventiquattro ore fa Bertolaso Esercito I militari del reggimento Garibaldi che nei giorni scorsi hanno preso in gestione il cantiere per la realizzazione dell'inceneritore di Acerra dove ieri è stato in visita il premier mi ha assicurato che Valle della Masseria era considerata una riserva. Penso quello che ho sempre pensato da quando Bertolaso è diventato sottosegretario e cioè che è una questione personale e politica». Il primo cittadino spiega che in fondo le 700 mila tonnellate di rifiuti a Serre sono arrivate. «Gliele abbiamo date — continua — non capisco perché insiste con Valle della Masseria». Cornetta però non si abbatte. «Io andrò avanti. Quando si toglie il futuro a una popolazione non c'è Esercito che tenga. Chiamerò tutti a raccolta per difendere il nostro territorio ». Proprio martedì il sindaco aveva incontrato in prefettura e per la prima volta il presidente del Consiglio Berlusconi, al quale aveva chiesto di stralciare il sito di Valle della Masseria dal decreto legge. Aveva chiesto cioè il rispetto del protocollo d'intesa su Macchia Soprana, stipulato a novembre scorso, protocollo che esclude altre discariche nel comune di Serre: «Berlusconi mi è sembrato molto disponibile - dice Cornetta - è un grande imprenditore che sicuramente ha sempre onorato i contratti e non può non tenere conto del contratto firmato dallo Stato con i miei concittadini. Gli ho spiegato inoltre che Valle della Masseria è stata individuata come area PIP, cioè come area industriale e che ci sono degli imprenditori pronti ad investire su quel territorio». Al Cavaliere il sindaco del piccolo paese degli alburni ha regalato anche un libro sull'oasi naturalistica di Persano, vicinissima alla cava di Valle della Masseria. Scambio di battute anche con Bertolaso che alla luce delle recenti verifiche dei tecnici del Ministero dell'Ambiente sull'idoneità della discarica di Macchia Soprana, non ne ha escluso la riapertura per il conferimento delle rimanenti 50.000 tonnellate di rifiuti. Ma ora Macchia Soprana passa in secondo piano. E si riapre il capitolo Valle della Masseria.
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