Domenica a casa, Berlusconi attacca l’Asìa

Il Comune replica: c’è stato un problema ma l’azienda è estranea. Losa: vogliono escluderci dalla gara per l’inceneritore
2 luglio 2008 - Salvo Sapio
Fonte: Il Mattino

Match impari. Da un lato il presidente del consiglio, dall’altro una partecipata comunale. Le parole di Berlusconi sull’Asìa hanno un impatto fortissimo: «C’è un fenomeno locale - spiega il premier - che non è più tollerabile: i signori dell’Asìa la domenica vanno al mare e questo non deve più ripetersi. L’esercito raccoglie i rifiuti e svolge il proprio lavoro sette giorni su sette e c’è invece una struttura che è solo per la raccolta rifiuti, che è l’Asìa, che ha 6000 dipendenti che fino alla domenica raccoglie 6000 tonnellate e la domenica, invece, scende a 2700-4000. Questo non è più tollerabile e il Comune di Napoli deve intervenire». Se il premier accusa i dipendenti Asìa di «andare al mare» il presidente della partecipata, Pasquale Losa, non usa mezzi termini: «È una vergogna fornire dati falsi al Presidente del Consiglio per colpire Asìa. Non so quali sono i motivi ma da un po’ di tempo e da più parti, si tenta di scaricare sull’azienda i danni di un emergenza che dura da 14 anni, e per quasi la metà di questi l’onorevole Berlusconi era Presidente del Consiglio. Forse perché si sta preparando la strada a “cordate” di imprenditori per il business di rifiuti? Forse perché Asia si è candidata come azienda pubblica della città a gestire la discarica di Chiaiano ed il nuovo termovalorizzatore, nel momento in cui ha avviato il piano della raccolta differenziata?». In pratica il sospetto che ci sia una manovra per impedire ad Asìa di crescere. «Domenica scorsa - si legge in una nota del Comune - effettivamente, l’Asìa ha avuto problemi determinati da trasportatori non dipendenti dall’azienda ed il conferimento è stato inferiore a quello assegnatogli. Come è noto alla struttura del Commissariato di Governo è la prima volta che questo accade. Il Comune sarà comunque accanto all’Asìa, superato l’episodio il nostro invito resta quello della piena collaborazione istituzionale». Resta l’amarezza. «Ci saremmo aspettati - conclude Losa - per lavorare tutti assieme, per uscire dall’emergenza, una diversa considerazione. Ma tant’è! I dati reali, sull’operato dell’azienda vengono tutti i giorni comunicati alle autorità competenti, ivi comprese le note sulle difficoltà che giorno per giorno si sono registrate. Ci faremo carico nei prossimi giorni di inviare un dossier al Presidente del Consiglio». A difesa dell’Asìa si mobilitano anche i sindacati. «Non comprendiamo le parole del Premier quando sollecita un intervento del Comune di Napoli sull’Asìa - affermano i segretari generali Giuseppe Errico (Cgil), Giuseppe Gargiulo (Cisl) e Anna Rea (Uil) - c’è sempre stata la piena disponibilità del sindacato e dei lavoratori a garantire il massimo impegno per affrontare le emergenze. Chiediamo al Premier di usare toni più rispettosi nei confronti dei lavoratori dell’Asìa».

 

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