Ariano, rifiuti all’ospedale. Scatta il sequestro
Su disposizione della Procura della Repubblica di Ariano Irpino, i vigili urbani hanno posto sotto sequestro l'area utilizzata dall'ospedale per stoccare i rifiuti solidi urbani, in attesa dell'arrivo dei mezzi del Cosmari Av2. Da oltre un mese qui non è stata effettuata alcuna raccolta, mentre è cresciuta la polemica tra direzione sanitaria dell'ospedale, Consorzio Smaltimento Rifiuti e Servizio Ecologico del Comune di Ariano Irpino sul problema delle rispettive competenze. La Procura della Repubblica, dopo aver ricevuto una settimana fa una denuncia del Comitato Tutela del Territorio e un rapporto dei vigili urbani, non ha potuto fare altro che disporre il sequestro dell’area, sia per evitare che qui vengano scaricati altri rifiuti e sia per accertare eventuali responsabilità. Dalla Direzione ospedaliera sono partite già da un mese lettere indirizzate al Cosmari AV 2 e al Comune di Ariano Irpino (oltre che al Prefetto) per sollecitare la raccolta dei rifiuti solidi urbani davanti all’ospedale. Dal Consorzio e dal Comune sono state inviate, invece, lettere indirizzate all’ospedale perchè venisse rispettata la raccolta differenziata. Gli operatori del settore avrebbero notato che tra i rifiuti ci sarebbero anche residui sanitari, flebo e contenitori di plastica che non possono essere conferiti in discarica o trattati nella stazione di trasferenza. A queste accuse ha fatto seguito la precisazione della direzione ospedaliera secondo cui per i rifiuti speciali e pericolosi si segue tutt’altra procedura, che prevede il conferimento di tali rifiuti a ditte specializzate. Ma Consorzio e Comune sono rimasti irremovibili, mentre i rifiuti si sono accumulati al punto da invadere anche parte della strada che porta al pronto soccorso e al parcheggio. Con il sequestro dell’area si arriverà ad una svolta. Per questa mattina è previsto, infatti, un sopralluogo tra tecnici del Cosmari, vigili urbani e vertici dell’Ospedale. Ma bisogna fare i conti anche con la Procura arianese, alla quale potrebbe non bastare un’intesa tra le parti. Di sicuro la permanenza di rifiuti in quest'area non può durare a lungo. Ci sono tutte le condizioni per temere per la salute pubblica. Se poi si dovessero effettivamente aprire i sacchi accumulati per differenziare i rifiuti non si saprebbe davvero quando poter portare a termine l'intera operazione. Basta dare un’occhiata in giro per definire questa come un’«operazione impossibile».