Berlusconi, missione rifiuti «Napoli pulita entro luglio»

Termovalorizzatore pronto ad aprile. Attacco all’azienda Asìa: «Vanno al mare»
2 luglio 2008 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

Acerra. Napoli e la Campania pulite entro fine luglio e il termovalorizzatore di Acerra a pieno regime ad aprile. Il premier Silvio Berlusconi annuncia la doppia svolta sulla crisi rifiuti ad Acerra, nel piazzale dell’inceneritore (completato per il 90 per cento) al termine di una giornata trascorsa a Napoli tra un vertice a palazzo Salerno con la struttura del sottosegretariato e i militari, un incontro con i sindaci dei comuni coinvolti nell’emergenza, tra cui quello di Napoli, Rosa Russo Iervolino. Di buona cera e dall’umore molto più risollevato rispetto all’ultima visita, Berlusconi attacca con una battuta: «Finalmente sono riusciti a mettermi in una discarica...». Poi il premier riflette sulla situazione: «Sono più sereno perché rispetto all’ultima volta che sono stato qui, abbiamo avuto rassicurazioni da altre regioni che accoglieranno rifiuti: stiamo firmando i contratti e chiudiamo con un gran risparmio. Ma soprattutto entro luglio Napoli, la sua provincia e la Campania saranno pulite». Ecco il piano del Cavaliere: ventimila tonnellate - quelle che sono a terra - da spedire in discariche e impianti di privati. Ma dove verranno portate le ventimila tonnellate di immondizia? «In regioni vicine - dice il capo del governo - Il nord? Abbiamo avuto rassicurazione che se ci dovesse essere una necessità se ne parla. Ci sta lavorando il ministro Fitto». Le regioni vicine dove portare la spazzatura sono la Puglia e la Basilicata, l’accordo già è stato fatto. Contemporaneamente, grazie all’apertura delle discariche di Savignano Irpino e Sant’Arcangelo Trimonte già in funzione e a quella di Chiaiano che arriverà entro tre mesi, si provvederà a eliminare la produzione quotidiana di rifiuti mandando il sistema a regime fino al completamento di tutti gli impianti. Poi una stoccata ad Asìa, l’azienda per la raccolta rifiuti di Napoli: «La domenica lavorino come me Bertolaso e l’Esercito, non è possibile che non raccolgano la spazzatura per andare al mare». Berlusconi riflette: «C’è da domandarsi sulla irresponsabilità - spiega il premier in riferimento all’inceneritore - di chi ha fermato i lavori di un impianto pronto al 90 per cento. Ringrazio Impregilo che si è detta disponibile a completarlo e a caricarsi anche i costi». Un passaggio cruciale per Berlusconi è quello dell’inceneritore: nei primi giorni di gennaio, questo il cronoprogramma, sarà pronta la prima linea, ad aprile l’impianto sarà a regime e brucerà la spazzatura. Se ne ricaverà energia per soddisfare i bisogni di Acerra. Berlusconi ha insistito molto sulla differenziata: «È la premessa di tutto, senza ci vorranno gli inceneritori. Saranno commissariati i comuni che non si adegueranno alle norme». Il generale Franco Giannini e il sottosegretario all’emergenza Guido Bertolaso lo hanno accompagnato in questa sua quarta visita napoletana. E il capo della protezione civile ne ha approfittato per togliersi un sassolino dalla scarpa e attaccare apertamente la gestione precedente, quella del premier Romano Prodi: «Ci sono delle notevoli differenze rispetto al passato - dice Bertolaso - nell’affrontare l’emergenza rifiuti. Una cosa è gestire un problema di questa portata senza avere le certezze quotidiane che le scelte fatte siano condivise, altra cosa è invece affrontarla sapendo che c’è chi tutela, chi guida. Ecco la differenza rispetto al passato».

 

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