Città pulita a luglio, test per Berlusconi
«Entro luglio Napoli sarà pulita». Silvio Berlusconi lo ha promesso nella visita dell’11 giugno. Domani tornerà a Napoli per la quarta volta in un mese per verificare se sarà possibile mantenere quell’impegno al quale i napoletani si sono aggrappati per sperare che l’emergenza rifiuti allenti la morsa. Il premier torna per verificare se ci sono stati progressi dall’11 giugno. All’epoca in strada c’erano oltre 3500 tonnellate di rifiuti, oggi poco meno di 300. Insomma qualcosa è cambiato, dove invece si continua a soffrire è in provincia. Ventimila le tonnellate che bruciano sotto il sole, una quantità eccezionale. Difficile da smaltire anche in queste ore con la raccolta quasi a regime. Che fare? Berlusconi ha chiesto un sacrificio a Giugliano, al sindaco Giovanni Pianese che ha concesso la riapertura temporanea di Taverna del Re per scaricare ecoballe e liberare preziosi spazi (gli ex impianti di cdr) dove smaltire il «tal quale», il sacchetto nero e quindi liberare Napoli ma anche la provincia dall’immondizia, in attesa che l’intero ciclo dei rifiuti venga messo a regime. Dalla differenziata ai termovalorizzatori. Il presidente del Consiglio - salvo rinunce o cambi di programma dell’ultima ora - atterrerà a Capodichino nella mattinata. Poi in elicottero, insieme con il sottosegretario Guido Bertolaso, dovrebbe sorvolare le zone maggiormente colpite dalla crisi e in particolare dovrebbe soffermarsi su Acerra, dove sta prendendo corpo il termovalorizzatore, il primo impianto del genere in Campania, la cui messa a regime è prevista entro l’anno. Ritorno a Capodichino e tappa a palazzo Salerno, dove il premier incontrerà appunto il sindaco di Giugliano ma anche altri primi cittadini della provincia. Poi il ritorno a Roma. Una visita che consentirà al premier di constatare cosa effettivamente è cambiato dall’11 giungo. In particolare Berlusconi verificherà il funzionamento delle due discariche di Savignano Irpino e Sant’Arcangelo Trimonte aperte nei giorni scorsi e la situazione di Chiaiano. Ieri Bertolaso ha impiegato i militari dell’Esercito nella raccolta straordinaria a Casoria, Giugliano, Pozzuoli, Marano e Quarto. Complessivamente nella giornata di ieri sono state raccolte ottomilacinquecento tonnellate. A Casoria ha assistito alle operazioni lo stesso Bertolaso, che ha effettuato un vero e proprio blitz per poi fare subito ritorno a Roma. Con il capo della protezione civile il generale Franco Giannini, capomissione della struttura tecnico-logistica del sottosegretariato e Marcello Fiori, coordinatore dell’attività. Gli interventi hanno consentito di eliminare 20 tonnellate dalle strade di ciascun comune. Sull’emergenza è intervenuto il ministro dell’Interno Roberto Maroni: «Sono soddisfatto, perché si sta realizzando il programma che abbiamo studiato, con l’apertura di 7 nuove discariche. Due si sono già aperte, una, quella di Chiaiano, si aprirà. Con i termovalorizzatori si arriverà alla soluzione per risolvere per sempre il problema dei rifiuti». Il segretario del Pd, Walter Veltroni invece è critico: «A Napoli il governo mette in scena la farsa dei rifiuti con Bossi e Calderoli che chiedono alle regioni di accogliere la spazzatura. Perché non l'hanno chiesto prima. Anche i rifiuti sono diventati merce elettorale?».