Il pentito: “A Licola rifiuti tossici smaltiti dove ora ci sono centinaia di case”

Il boss Perrella ha rilasciato un’intervista al fattoquotidiano.it. “Sono pronto a raccontare tutto ma temo per la mia vita”
15 marzo 2016 - Redazione

LICOLA – “C’è un terreno, mai sequestrato, che è una vera e propria discarica abusiva dove sono stati smaltiti i liquidi dell’Italsider e altri rifiuti tossico-nocivi. Si trova vicino a centinaia di appartamenti, a Licola, in provincia di Napoli”. Nunzio Perrella, boss pentito, assistito dall’avvocato Ferdinando Rossi, consegna questa rivelazione in esclusiva a ilfattoquotidiano.it. L’articolo è firmato dal giornalista Nello Trocchia.

“Io sono disposto a parlare con i magistrati, ma temo per la mia vita. Mi diano il cambio delle generalità, la protezione e finisca diversamente da come finì 20 anni fa quando raccontai per primo il sistema criminale e molti sono rimasti impuniti. Io denunciai tutto ma ho notato che alcuni soggetti sono stati coinvolti altri non sono stati ‘toccati’”.

Perrella, infatti, è uno dei boss che negli anni ’80 fiutò il business dei rifiuti tossici. Collaboratore nel 1992, poi uscito dal programma di protezione, ora è pronto a raccontare ai magistrati gli ultimi segreti sugli sversamenti illeciti, dal Sud al Nord, incluso in provincia di Napoli.

“Negli anni ottanta – dichiara ancora Perrella al fattoquotidiano.it – è stata realizzata una lottizzazione edilizia a Licola. Oggi ci sono centinaia di appartamenti. Durante la costruzione, in un’area adiacente, sono stati scaricati i liquidi dell’Italsider. Uno schifo. Nella zona verde ci sono le case, nella zona rossa c’è pattume tossico nocivo”. L’ex boss mostra anche la piantina al giornalista per indicare la zona esatta dove sarebbero sotterrati questi rifiuti.

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