Il Registro Tumori? A Terzigno lo fanno i cittadini, inutilmente: nessuno risponde

L’avvocato Esposito: «Dal 2010 al 2011 raccogliemmo 120 schede di malati oncologici, le istituzioni sono rimaste mute. Si continua a morire»
13 ottobre 2014 - Redazione online

NAPOLI - In Terra dei fuochi si continua ad ammalarsi e a morire anche con largo anticipo, da giovani, di malattie oncologiche. «Chiaramente, è colpa del nostro stile di vita, ma...noi siamo ottusi, non capiamo» dice, sarcastica, l’avvocato Maria Rosaria Esposito che, da Terzigno, essendone soprattutto interessata direttamente con la sua famiglia, segue da tempo le questioni di Terra dei Fuochi. Da cittadina, e da avvocato. Come pure lo fanno i medici per l’ambiente, che contano molti medici di base tra le loro fila impegnati a fare un lavoro, dalla base, appunto, di registro tumori che in Campania, presso le istituzioni deputate, è ancora tremendamente indietro.

IL REGISTRO FAI DA TE - Come se vi fosse bisogno di ribadirlo, Maria Rosaria Esposito firma con altre due donne dei comitati, Anna Rachele Ranieri e Annapina Avino, una lettera inviata all’Asl Napoli3Sud e per conoscenza alla amministrazione comunale di Terzigno: «Le sottoscritte Anna Rachele Ranieri, Maria Rosaria Esposito e Annapina Avino residenti in Terzigno (Na) comunicano quanto segue: negli anni a cavallo tra il 2010 al 2011, un gruppo di volontarie raccolse dati relativi ai malati di tumore sul territorio terzignese, con schede prestampate in cui veniva segnato l’anno di rilascio della prima diagnosi e il codice di patologia, oltre la residenza, al fine di costituire un piccolo registro dei tumori (locale). In un anno furono raccolte oltre centoventi schede contenenti per la maggior parte patologie quali carcinomi, leucemie, mielomi e linfomi».

«NESSUNA VERIFICA» - «Dati tragici, comunicati e denunciati in più occasioni- prosegue l’avvocato - a cui non è seguito nessun controllo né studio istituzionale per verificare cause e incidenza. Dal 2011 ad oggi e in casi non censiti dalle schede di cui sopra, le morti per tumore sono state decine ed i malati aumentati a dismisura. Chiediamo, pertanto, di conoscere se è in corso uno studio specifico per il territorio terzignese che aiuti a capire i motivi di tale “strage” in atto, o, se vi siano eventuali richieste dell’Asl competente ad altre Autorità per indagini approfondite sul territorio notoriamente martoriato da “discariche di Stato” e di camorra, da roghi ed abbandono di rifiuti speciali nelle zone di campagna e ai bordi delle strade meno frequentate».

SINDACO E ASL MUTI - «Chiediamo di conoscere, altresì, se il Sindaco di Terzigno, nella qualità di Ufficiale di Governo per la salute dei cittadini, abbia chiesto all’Asl competente indagini approfondite, attesa la tragicità della situazione di salute in cui versano numerosissimi cittadini terzignesi». Segue un poscritto: «Non è un accesso agli atti, ne abbiamo fatti fin troppi, il nostro intento è notiziare l’Asl competente che a Terzigno si muore e ci si ammala di tumore con una frequenza spaventosa. Indubbiamente tali notizie sono già note, atteso che i medici di base trasmettono le informazioni delle patologie tumorali ma, non si può negare a nessun cittadino di lanciare grida di allarme. In questo momento, sappiamo di 24 casi di ammalati di tumore e solo tra le nostre strette conoscenze. Intendiamo riprendere la raccolta dati, non possiamo tacere. Nessuno dovrebbe farlo».

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