Area di interesse strategico termovalorizzatore blindato

L’Esercito con 60 uomini nell’area dell’inceneritore di Acerra i soldati potrebbero anche gestire l’impianto, il Comune protesta
29 giugno 2008 - Daniela de Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Esercito ad Acerra «Area d’interesse strategico nazionale. Divieto d’accesso. Sorveglianza armata». Il cartello campeggia all’ingresso del termovalorizzatore di Acerra. Dietro i cancelli ci sono 60 militari della brigata bersaglieri Garibaldi del secondo comando forze difesa di San Giorgio a Cremano. Da ieri, insieme con le forze dell’ordine, sorvegliano il cantiere. L’obiettivo, spiega lo staff del sottosegretario, è quello di garantire l’integrità delle opere già realizzate, che fino a oggi, però, non avevano mai subito alcun danno. Bertolaso punta a far riprendere i lavori prima della fine dell’estate e a completare la prima linea all’inizio del prossimo anno. La Fibe, prima di incorrere in una serie di problemi giudiziari, ha realizzato l’87 per cento dell’impianto: difficilmente un’altra impresa potrà a questo punto subentrare. L’azienda del gruppo Impregilo ha più volte sottolineato di non avere alcuna intenzione di restare nei cantieri della Campania, ha presentato un ricorso al Tar e ritirato tutti i suoi uomini dai Cdr dove restano, ormai, solo le maestranze. Se non sarà raggiunto un accordo con l’impresa, gli uomini di palazzo Salerno potrebbero decidere di assumersi la responsabilità del cantiere utilizzando gli stessi progettisti e tecnici che hanno lavorato in precedenza. Intanto, però, l’arrivo dell’Esercito ad Acerra ha scatenato polemiche e commenti sarcastici. «A distanza di cinque anni il governo Berlusconi ripete la scelta di militarizzare lo scontro, utilizzando risorse dello Stato per difendersi dai cittadini», sostiene il sindaco Espedito Marletta. «Si utilizzano risorse pubbliche per difendersi dai cittadini - aggiunge amaro il primo cittadino - tutelando affari privati, neanche tanto chiari, anziché difendere la popolazione. Il governo Berlusconi si rimangia la valutazione di impatto ambientale che vieta l'incenerimento di rifiuti tal quale, calpestando ogni elementare diritto di tutela alla salute della cittadinanza». E l’assessore all’ambiente del comune di Acerra, Andrea Piatto commenta ironico: «Il Governo può schedare le impronte dei cittadini di Acerra e risparmiarsi l'Esercito. Sembra di stare in Iraq o in Afghanistan».

 

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