Chiaiano, scelto il progetto per la discarica
Ancora un carico radioattivo nei rifiuti da scaricare a Sant’Arcangelo Trimonte. Ed è il terzo in tre giorni. Il camion proveniva dal sito di trasferenza di Acerra, dove arriva anche la spazzatura di Napoli ed è stato bloccato in attesa delle decisioni della magistratura. Anche in questo caso, come in precedenza, potrebbe trattarsi di materiale sanitario. E sempre ad Acerra altri due ritrovamenti sono stati fatti carichi diretti ad Amburgo, in un caso si trattava di iodio 131 e in un altro di tecnesio 99. In complesso dall’8 giugno almeno 12 volte è stata rilevata la presenza di sostanze radioattive sempre di presumibile origine sanitaria. Il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Ugo Bonessio e i suoi uomini specializzati nel settore sono impegnati notte e giorno nei controlli. E martedì in città tornerà il premier Silvio Berlusconi che incontrerà i sindaci dei comuni colpiti dall’emergenza ed effettuerà una serie di sopralluoghi e di ricognizioni nei luoghi della crisi, a partire, probabilmente, proprio dal termovalorizzatore di Acerra. Si ripetono,intanto, le proteste contro la discarica di Chiaiano. Un gruppo di manifestanti contrari alla discarica di ha organizzato un pranzo all’aperto con panini e frittate di maccheroni davanti all’ingresso dell’invaso che dovrebbe essere riempito di spazzatura. Per i prossimi giorni i comitati annunciano visite guidate alla zona dove dovrebbe nascere il parco delle colline. Ma martedì, dovrebbe aprire il cantiere e cominciare la messa in sicurezza. È già al lavoro il tecnico che progetterà la cava, Adelio Pagotto della Ad Acta Project di Modena, l’uomo che ha programmato le discariche di Sant’Arcangelo e Savignano. Martedì incontrerà gli esperti scelti dai comitati e dalle amministrazioni di Marano e Mugnano. Ma il coordinatore degli esperti scelti dai Comuni, il professor Giovanbattista De Medici, minaccia di abbandonare il tavolo: «Noi siamo disposti a collaborare con lo staff del sottosegretario. Ma tutti i passi necessari per salvaguardare la salute dei cittadini e l’ambiente circostante vanno attentamente valutati e concordati: noi non possiamo essere solo un paravento per le decisioni prese altrove. Se così non sarà saremo costretti a lasciare». E anche il vicesindaco di Marano, Massimo Nuvoletti, chiede cautela: «L’apertura di Chiaiano non sia affrettata e forzata solo per convincere il nord a prendere i rifiuti di Napoli». Mentre infuria la polemica, i comitati tirano dritto per la loro strada e continuano a inventarsi una manifestazione al giorno. Dopo la «passeggiata leggera» in tangenziale di giovedì, ieri è stata la volta del pic nic. «Abbiamo voluto dimostrare che quell’area è ancora nostra, dei cittadini», spiega Diego, uno dei portavoce del comitato. Alle 19, come succede ormai da più di due mesi, i manifestanti si sono incontrati alla rotonda Rosa dei Venti.