Intesa Regione-Confindustria: un'app per scoprire provenienza e controlli

Ricerca choc: 3 italiani su 4 rifiutano i prodotti campan

Tre italiani su quattro: provenienza decisiva nell'acquisto
Le risposte: «È tutta responsabilità dell'illegalità al Sud e poi delle aziende del Nord»
1 febbraio 2014 - Cristiano Tarsia
Fonte: Il Mattino

Tre italiani su quattro non vogliono comprare i prodotti campani. O comunque ne comprano meno di quanto succedeva in precedenza. Colpa della Terra dei Fuochi, della cattiva pubblicità che in questi mesi ha trasformato la Campania Felixnell'incubo di chi fa la spesa ai supermercati del Nord, soprattutto, ma anche del Centro e dello stesso Sud Italia. A rivelare ü clima di sfiducia che sta sferrando un duro colpo, l'ennesimo, alla già fragile economia campana, è un sondaggio di Datamedia, l'ultimo in ordine di tempo. Mille telefonate in tutto il Paese, compresa la stessa Terra dei Fuochi (hanno risposto anche daCalvizzano, Sant'Antimo,Aversa), fatte tra il 27 e il 29 gennaio. Due le domande poste dall'Istituto di ricerche, diretto da Natascia Turato, per «A reti unificate», storica trasmissione di Canale 21, in centrata sul Sud e sui suoi problemi, condotta da Alessandro Cecchi Paone, che dedicherà la seconda puntata della stagione appena iniziata proprio all'inquinamento ambientale del Giuglianese e di parte del Casertano. Insomma, la riprova di quanti danni sta facendo l'inquinamento ambientale in quel triangolo maledetto. E anche, m verità, della disinformazione e della psicosi che si è propagata al riguardo. Le zone effettivamente inquinate sono una percentuale veramente minima del territorio campano. Eppure tutti i prodotti del nostro territorio sono accomunati da questa percezione negativa daparte dei potenziali com pratori. Una psicosi che però sta entrando nella pelle dell'opinione pubblica, almeno a giudicare dai dati, e che quindi può produrre danni irreversibili. Le risposte a entrambe le domande, infatti, sono state abbastanza nette, da non lasciare spazio a dubbi. Il primo quesito ha riguardato la spesa dei prodotti campani: «In seguito agli allarmi contaminazione del suolo, Lei ha deciso di consumare meno prodotti campani?». Ebbene il 74,9% degli italiani ha risposto di si, il 22,8% di no e il 2,3% non sa o non risponde. Sintomatico anche il secondo sondaggio che riguarda invece le colpe della situazione. Anche qui la percezione è molto netta. «Secondo la sua opinione - hanno chiesto i sondaggisti - la maggiore responsabilità per la situazione che si è venuta a creare in Campania a chi è da attribuirsi?». Tré le opzioni: colpa dell'illegalità del Sud, delle aziende del Nord, o di altri fattori. E il 62,1 % degli intervistati ha risposto che la responsabilità è dei meridionali. Poco più di uno su tré, ³³ 34,1 %, ha invece addebitato alle aziende del Nord la responsabilità dell'inquinamento attuale. Un minimo campione, il 3,8%, non ha risposto o ha detto di non sapere. A giorni ci sarà la risposta della Regione Campania, con una massiccia campagna di comunicazione. Del resto il settore agroalimentare è quello trainante della nostra economia, visto che movimenta 5 miliardi di euro all'anno. Cinquanta milioni di euro per veicolare il messaggio che i nostri prodotti sono sicuri e non nocivi. Due le direttrici sulle quali agire: 15 milioni di euro saranno destinati a direttamente a spot su radio e tv. Altri 35, invece, serviranno come voucher per le aziende campane per acquisire servizi di comunicazione e pro.

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