Ad Acerra La seconda linea dell'impianto di Acerra ferma sei settimane. Lavori al via già domenica

Inceneritore in manutenzione, rischio crisi

Non saranno smaltite 650 tonnellate al giorno Tempi lunghi sul recupero
30 gennaio 2014 - Enrico Ferrigno
Fonte: Il Mattino

Acerra. Nuovo stop per uno dei tré forni dell'inceneritore. A fermarsi nei prossimi giorni sarà la linea due dell'impianto p er manutenzione ordinaria. E questa volta a differenza di inizio gennaio, quando un'anomalia mise fuori produzione la linea tré per tredici giorni, lo stop durerà sei settimane circa. Probabilmente a partire già da domenica prossima il bruciatore numero due verrà spento e già si è al lavoro per scongiurare l'insorgere di una possibile emergenza rifiuti. I tecnici della Regione e della Sapna non nascondono la loro preoccupazione e starebbero già studiando dove collocare le oltre 650 tonnellate di immondizia giornaliera che per sei settimane non saranno conferite nell'impianto di Acerra. Nelle scorse settimane per sopperire allo stop della linéaire, i rifiuti vennero provvisoriamente stoccati nella fossa dell'impianto stesso e negli Stir, ma in questo caso si tratterebbe di trovare una collocazione per oltre 27mila tonnellate di rifiuti in attesa che l'inceneritore tomi a lavorare a pieno regime. Attualmente, nell'intera provincia napoletana vengono prodotti quotidianamente oltre 3000 tonnellate di rifiuti di cui circa 1200 solo nel capoluogo al netto ovviamente della raccolta differenziata. L'immondizia viene trattata dagli Stir di Tufino, Caivano e Giugliano e di qui una parte (1600 tonnellate complessive) viene bruciata nel termovalorizzatore. La restante quota di frazione seccatritovagliata (circa 350 tonnellate giornaliere) chel'impiantoècapace di bruciare a pieno regime proviene dagli altri stir campani. «Si tratta di una normale manutenzione programmata da tempo che abbiamo comunicato già lo scorso 4 dicembre a Regione, Provincia e Sapna» fanno sapere alla A2A, la società che gestisce per conto di Palazzo Santa Lucial'unico inceneritore campano. In pratica, i lavori alla seconda linea, che da quanto si apprende dalla società sarebbero di routine anche negli altri suoi impianti, dovrebbero consistere nella pulizia delle caldaie, in una verifica delle griglie di combustione, dei filtri e dei catalizzatori. Il forno sarebbe già dovuto essere spento a metà gennaio, secondo la tabella inviata dalla società, ma l'interruzione occorsa alla terza linea all'inizio del mese ha di fatto procrastinato la fermata ai prossimi giorni. E dall'A2A fanno sapere che anche per la prossima estate è stato previsto un nuovo stop ad una delle tré linee sempre per lavori di manutenzione programmata. Attualmente neltermovalorizzatore erano state anche convogliateparte delle 300 tonnellate di ecoballe provenienti dal vecchio sito di stoccaggio di Ercolano finite nel mirino della contestazione degli ambientalisti acerrani. E nei prossimi giorni, almeno da quanto previsto dal piano regionale di smaltimento, sarebbe toccato a quelle di Fragneto Monto rte in provincia diBenevento. C'erano già stati i sopralluoghi deitecniciregionali e dell'A2A, ma pro b abilmente tutto resterà come prima almeno fino alla riattivazione della linea due e forse anche dopo per consentire appunto di smaltire la parte delle 27 mila tonnellate di rifiuti non bruciati o trasferiti in impianti fuori Regione. «In merito alla questione dei ristori ambientali (il cui pagamento era stato caldeggiato dal vescovo Di Donna) alla città da parte di A2A, la società sottolinea che sono disciplinati da un contratto sottoscritto nel 2008 tra la Protezione Civile e il Comune di Acerra, in cui viene stabilito sial'ammontare sia a chi spetta il pagamento. In quel contratto ad A2A non è richiesto alcun contributo», spiega in un comunicato la società lombarda.

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