La protesta dei residenti

Dopo il soft walking, pic-nic nella cava di Chiaiano

29 giugno 2008 - Giuseppe Manzo
Un'altra azione a sorpresa per dire no al piano rifiuti dopo il «soft walking» di mercoledì scorso Dopo le 139 auto a passo d'uomo sulla tangenziale, ecco un nuovo blitz a sorpresa dei «No Chiaiano».
Ieri mattina un centinaio di persone, tra cittadini e aderenti al comitato in difesa delle cave, è entrato nel sito. L'obiettivo dell'occupazione pacifica è stato quello di consumare un pic-nic all'aria aperta. L'iniziativa era stata annunciata durante l'ultima seduta consiliare dell'ottava municipalità. E segue la marcia del «soft walking» di mercoledì scorso e preannuncia una lunga serie di contestazioni creative. «Rivendichiamo — ha detto Antonio Musella, portavoce del presidio — l'autentica funzione sociale e ambientale della cava, con la realizzazione di un pic-nic di massa, ispirati da questo meraviglioso sabato di luglio. Siamo arrivati alla cava passando attraverso la Selva e sicuramente l'occupazione dei cittadini del territorio è molto più sensata di quella dell'Esercito». Il gruppo di militanti è giunto partendo da località Casa putana, frazione del comune di Marano.
L'originale manifestazione ha creato non poco imbarazzo tra le forze dell'ordine presenti a guardia della cava. Infatti polizia e carabinieri, sguarniti dell'equipaggiamento antisommossa, si sono visti davanti agli occhi un centinaio di persone armate, però, solo di panini e fiaschi di vino rosso. Questa volta non ci sono stati momenti di tensione, ma solo l'invito ad indietreggiare da parte degli agenti. E, dopo alcuni minuti, i manifestanti si sono spostati in un frutteto adiacente l'ingresso della cava, anche per sottrarsi al sole cocente. Nei prossimi giorni i comitati organizzeranno alcune visite guidate alla selva di Chiaiano.

 

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